I LAVORI MENO AMBITI

Nella "classifica" dei mestieri meno ambiti, si trovano: pasticceri, gelatai, sarti, macellai, muratori, idraulici, falegnami, operai agricoli, cuochi, panettieri, fabbri e persino igienisti dentali.
Risultati che non stupiscono affatto. A quanti di noi è capitato infatti di aver bisogno di un elettricista, di un meccanico o, peggio ancora, di un antennista o di un idraulico senza riuscire a trovarli?

Lo sbaglio dei giovani di oggi, sembra essere quello di non volersi orientare al lavoro nelle arti e nei mestieri,nei cosidetti "lavori artigianali", cosa che permetterebbe loro interessanti occupazioni prima come apprendisti, poi come lavoratori dipendenti e infine con l’opportunità di diventare un imprenditore in proprio. E lo stesso errore sembrano commetterlo anche i genitori, nel non indirizzare i figli su questa strada, il che comunque non significa escluderli dall’opportunità di studiare. Insomma, andrebbe cambiata un’intera cultura intergenerazionale.

Nel frattempo, gli extracomunitari rappresentano sempre più una risorsa indispensabile in tanti ambiti della vita economica e sociale del nostro paese. Come fa notare anche l’Inail, la maggior parte delle fabbriche del Centro–Nord è ad occupazione di immigrati, che diventano in questo caso una vera e propria risorsa per le fabbriche, così come per la famiglia, se pensiamo che moltedi esse assumono una badante straniera per pulizia della casa o assistenza per sè o per i propri cari.