PERCHE’ E’ SCOMPARSA QUESTA FONTE DI RICCHEZZA DEL SUD ?
La terra di conquista che è sempre stata il Sud Italia, dominata da mafie e signorotti locali ,soffre di una dipendenza economica asfissiante che non può essere più tollerata se non si vuole ritornare di nuovo all’ emigrazione forzata. Bisogna SUBITO imporre ai supermercati e alle grandi catene alimentari francesi tedesche ed emiliane – lombardo-venete che operano da noi con le loro reti di distribuzione, delle condizioni ben precise . Per avere il rinnovo delle loro licenze , debbono impegnarsi subito a vendere nei loro scaffali il 70% dei prodotti locali e non che facciano chiudere migliaia e migliaia di micro aziende locali dell’ agro alimentare come è avvenuto. Queste con un impegno scritto si impegnano a valorizzare e far rinascere l ‘economia locale all’ atto della concessione della licenza . E’ un punto vitale su cui battersi. Senza questa condizione non potranno più aprire nessun supermercato e avere nessuna licenza di vendita. Qui si tratta di vita o di morte per noi . Basta con questa sudditanza prima militare e adesso economica del sud ! Una commissione camerale ( Union Camere ) dovrebbe vigilare su questo, altrimenti si dovrebbe mettere sotto osservazione tutti i presidenti delle Union Camere Provinciali messi li dai vari signorotti politici per controllare l’economia a imporre nuovi balzelli dello stato centrale, oppure messi li solo per far rispettare i dettami della CEE ad usum e consumo di tedeschi e francesi .
Nei supermercati del sud si vendono mozzarelle e ricotta provenienti dalla Germania ,sughi di frutta,yogurt la nostra frutta rivenduta a noi stessi! Il pane e i grissini francesi, i formaggi emiliani , i vini veneti……….
Tutti i giorni partono dai nostri mulini e semolifici decine di tir per la Barilla , per la Buitoni.
Il nostro grano, il nostro vino ritorna a noi sotto un marchio diverso, quello toscano o emiliano. Le mele trentine hanno invaso la Sicilia , ma spesso sono le nostre mele, perché loro non hanno tante mele da invadere il mondo!!
Non parliamo poi dell’ industria turistica dove le grosse compagnie multinazionali la fanno da padrone….. . Adesso in emilia lavorano anche i pomodori ed esportano pure la pizza!!!!
Le campagne del sud sono improduttive, lavorano tutti emigrati, perché ? Non è per caso perché i prodotti locali non trovano spazio nelle catene di distribuzione che sono tutte del nord ,ma anche estere ?
Come può svilupparsi l ‘agro -alimentare se quello che produciamo resta invenduto o lo dobbiamo regalare a chi ha le catene di distribuzione e lo sa impacchettare per farlo arrivare in ogni angolo del pianeta ?
Per avere una coscienza su queste cose e formare una cultura, abbiamo deciso di mettere su una pubblicazione (poloalimentaresud@gmail.com) che servirà alle aziende locali a prendere coscienza delle loro possibilità e dei loro problemi .
Articolo di Carlo Eugenio Ruggiero.
POLOALIMENTARESUD
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