Via ai
preparativi per la ricorrenza del 1 novembre, sui social l’hashtag
#quinonèhalloween
Giornalisti
nel borgo, i fucacoste saranno raccontati anche in Usa e Giappone
ORSARA
DI PUGLIA (Fg) - Mancano due settimane alla notte dei Fucacoste e cocce
priatorje (falò e teste del purgatorio), ma Orsara di Puglia si sta già
preparando a celebrare i significati e a vivere le suggestioni della ricorrenza
che si celebra, ogni anno, l’1 novembre. Sono diverse le novità in programma. Per
due giorni, il paese ospiterà un gruppo di 15 giornalisti provenienti da tutto
il mondo: grazie a loro, i fucacoste saranno vissuti anche in Stati Uniti e
Giappone. Da lunedì 20 ottobre, gli studenti dell’istituto scolastico
comprensivo di Orsara di Puglia saranno coinvolti in un interessante progetto:
impareranno a intagliare le zucche e intervisteranno i loro nonni. Si faranno
raccontare come veniva vissuta la tradizione del 1 novembre tanti anni fa. Ogni
classe dell’istituto parteciperà al concorso, organizzato nell’ambito del
progetto, presentando una propria zucca intagliata e un elaborato sui racconti
degli anziani. In palio c’è una bella gita. La notte di sabato 1 novembre,
oltre che da zucche e falò, sarà caratterizzata dagli spettacoli degli artisti
di strada e dalla musica itinerante di Holladura Street Band e Paranza d’o
lione. Gran finale in via Madonna della neve con il concerto dei Tarantula
Garganica.
QUANDO? L’1 NOVEMBRE. La notte dei Fucacoste è quella che va dalla sera dell’1 novembre all’alba del
giorno seguente. Molti si confondono, immaginando si tratti di Halloween: niente
di più sbagliato. Sui social sarà lanciato l’hashtag qui non è halloween. La
notte dei falò è diversa non solo nei significati e nello spirito che la
caratterizzano ma anche per ciò che attiene al momento in cui si celebra:
halloween si svolge la notte del 31 ottobre, la notte dei fucacoste, invece, va
in scena 24 ore dopo. Il ‘quando’ è molto importante anche da un altro punto di
vista. Per godersi appieno l’evento, è importante essere in paese già del mattino
dell’1 novembre o anche prima, e lo è per almeno 2 motivi: fare il
proprio ingresso nel borgo prima che lo stesso sia chiuso al transito delle
automobili per motivi di sicurezza (di solito accade dopo attorno alle ore 21,
in ogni caso dipende dal flusso e dalla quantità di automobili in entrata); vivere
l’attesa, la preparazione, la vera e propria trasformazione del paese man mano
che si avvicinano il tramonto e i rintocchi delle campane che danno il via
all’accensione dei fuochi.
LE ZUCCHE LANTERNA. Beffarde, sorridenti, misteriose: nella notte
dei falò, le anime del purgatorio sono guidate dai lumi posti all’interno delle
zucche che prendono sembianze umane. In questo periodo, gli orsaresi scelgono
le migliori zucche dei loro campi e le intagliano per la notte dell’1 novembre. Nei giorni che precedono l’evento,
Orsara di Puglia vibra al ritmo di una crescente frenesia. L’attesa e la
preparazione sono vissute in ogni casa.
IL
SIGNIFICATO. Falò e delle
teste
del purgatorio: è questo il significato di “Fucacoste e cocce priatorje”, la notte dei cento fuochi, delle zucche-lanterna, la notte più lunga dell’anno per Orsara di Puglia. Qui, nel cuore verde della provincia di Foggia, la sera del 1°novembre si infiamma e si accende fino al mattino seguente. Non si tratta di Halloween, ma di un evento che mette in evidenza l’illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione. E’ la “magia” autentica del legame misterioso tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria.
del purgatorio: è questo il significato di “Fucacoste e cocce priatorje”, la notte dei cento fuochi, delle zucche-lanterna, la notte più lunga dell’anno per Orsara di Puglia. Qui, nel cuore verde della provincia di Foggia, la sera del 1°novembre si infiamma e si accende fino al mattino seguente. Non si tratta di Halloween, ma di un evento che mette in evidenza l’illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione. E’ la “magia” autentica del legame misterioso tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria.