Separazioni e bullismo: la mediazione tutela i bambini
Cresce il ricorso a un nuovo strumento per una risoluzione
dei conflitti più equa e umana
Ogni anno, in Italia, 4 milioni di cause civili e un indice
di litigiosità che supera il 70%
A Foggia, un corso in quattro giornate per apprendere metodi
e pratiche di un nuovo modello
FOGGIA – Nelle separazioni, per quanto
riguarda l’ambito familiare, e nei casi di bullismo, per ciò che attiene alla
scuola, cresce lentamente ma in modo significativo il ricorso alla mediazione
non obbligatoria. Una modalità di gestione dei conflitti che mette al centro un
modello nuovo, con l’obiettivo di far prevalere non l’interesse di una parte
sull’altra ma quello di una ricomposizione più umana ed equa del confronto,
capace di salvaguardare soprattutto il benessere dell’anello più debole,
rappresentato in entrambi i casi dai bambini. Di questo si discuterà a Foggia,
per quattro giornate, a partire da sabato
11 aprile 2015 (e, a seguire, il 18 aprile, il 9 e il 16 maggio). Foggia
diventerà un grande laboratorio sulla mediazione, il sistema di risoluzione dei
conflitti che si affianca al processo civile. Lo diventerà grazie al corso
organizzato da Geform, società che opera nei settori della formazione
professionale e continua. Le lezioni saranno tenute da Carla La Rotonda e Rosa
Schena, mediatrici familiari, già avvocati di lunga e consolidata esperienza.
Si articoleranno in quattro moduli su base teorica e pratica: la mediazione dei conflitti; la mediazione in ambito familiare; la
mediazione in ambito scolastico e lavorativo; la negoziazione, da vincente-perdente a vincente-vincente, con
l’applicazione di tecniche di comunicazione efficace basate sulla PNL (Programmazione Neuro
Linguistica).
Il corso, che durerà complessivamente
20 ore e si svolgerà nella sede di viale Manfredi 1 (Palazzina B di Amgas Spa),
è propedeutico al Master sulla mediazione che Geform 2015 organizzerà durante
il prossimo autunno.
CON LA MEDIAZIONE VINCONO TUTTI.
In Italia, l'indice di litigiosità – vale a dire il rapporto tra il numero di
cause civili sopravvenute nell'anno e la popolazione media residente – supera,
secondo gli ultimi dati Istat, il 70%, con più di 4 milioni di cause civili di
primo grado ogni anno e un costo per l'intero sistema di oltre 64 milioni di
euro. Quale impatto può avere la mediazione sul sistema della giustizia? E sul
sistema socio-economico del Paese?
TUTTI I VANTAGGI DELLA MEDIAZIONE.
In famiglia, a scuola, nell’ambito lavorativo, ricorrere alla mediazione
produce effetti positivi sul riconoscimento reciproco delle rispettive
posizioni giungendo alla piena consapevolezza di due verità che confluiscono in
una verità finale condivisa da tutte le parti protagoniste della
mediazione.l’attività conciliativa è molto più economica anche in termini
personali rispetto al ricorso giurisdizionale. Le parti rinunciano allo
“scontro” e impostano un “confronto” collaborativo, un aspetto, quest’ultimo,
particolarmente importante nella mediazione in ambito familiare e scolastico,
soprattutto per gli aspetti e i risvolti psicologici della ricomposizione di
conflitti che possono ripercuotersi sui figli.
Per Mediazione Familiare si intende
"un processo collaborativo di risoluzione del conflitto", in cui le coppie
il cui rapporto sta finendo o è finito, sono accolte su terreno neutro, in
assenza di giuduzio e pregiudizio da un terzo imparziale, il mediatore,per ristabilire
una comunicazione efficace e trovare una risoluzione al conflitto condivisa da
entrambe le parti. Il percorso si conclude con la stesura di un Accordo Scritto
che costituirà la base per la separazione consensuale ed il divorzio congiunto.
La Mediazione Familiare è complementare alla Consulenza Legale e alla Negoziazione
assistita obbligatoria.
info: www.geform.eu
- info@geform.eu - 0881.776322