Gli imprenditori, sono la classe dirigente del futuro, rappresentano una fetta di popolazione ampia, animata dall’ambizione di crescere sempre più.
In Italia, un lavoratore su cinque è imprenditore o lavoratore autonomo, solitamente ha meno di 40 anni ed è pronto a mettersi in gioco per realizzare grandi progetti.
Sono dunque soggetti, che nella loro vita decidono di svolgere un lavoro di tipo indipendente, intellettuale o manuale, che si trovano di fronte alla necessità di confrontarsi con un mercato del lavoro molto più competitivo del passato e sono costretti a mettere in campo tutta la loro abilità creativa per riuscire ad emergere e mantenere il ruolo acquisito.
Ma quali sono le principali capacità e competenze che un manager dovrebbe avere per raggiungere il successo?
Come prima regola, l’imprenditore deve essere sempre animato da voglia di fare e imparare, senza mai scoraggiarsi e perdere la voglia di crescere.
Una volta conquistato un ruolo dirigenziale, è essenziale che sappia ascoltare e comprendere gli altri, confrontandosi e collaborando con loro. Solo la giusta gestione di team e il lavoro di cooperazione conduce, all’affermazione di un’azienda.
Diventa, dunque, necessario, di conseguenza imparare a non prendere decisioni affrettate, nonostante la rapidità degli eventi glielo impongo, ma valutando priorità e situazioni.
Un buon imprenditore deve anche imparare ad essere critico con sé stesso e ad accettare le critiche altrui, se ovviamente costruttive; perché un successo non si costruisce da soli, e per conquistarlo non bisogna neanche avere paura di rischiare.
Uuna volta arrivati all'apice del successo tanto inseguito, non significherà aver terminato la propria ‘missione’, perché le situazioni cambiano sempre, e con essi il sistema sociale, culturale ed ecomonico e sarà, dunque necessario sapersi mettere sempre al passo, verso un continuo aggiornamento in una società in continua trasformazione.
Pubblicato da Marianna Pinto.
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