I voli dal Gino Lisa potrebbero riprendere molto presto. «Per noi anche lunedì prossimo», dice Michele Costantino, presidente della holding di controllo del gruppo Europam proprietario della compagnia valdostana.
La trattativa è in corso, Aeroporti di Puglia d’intesa con la Regione la sta valutando, l’assessore Minervini ha già lasciato intendere che la cosa possa andare in porto.
E allora che si aspetta?
«Noi siamo pronti – ripete Costantino – abbiamo trovato grande disponibilità da parte di Aeroporti di Puglia a venirci incontro. Ora possiamo cominciare, abbiamo molte idee per il Gino Lisa».
Partiamo dai costi, 500mila euro contro i 6 milioni di Darwin. Una cifra sbalorditiva, tant’è vero che le associazioni dei cittadini si chiedono chi dei due bari.
«Non siamo una compagnia low cost, anche se oggi le chiamarei più low service perchè il servizio che offrono è veramente basso. Del resto un’ora di volo non può costare meno di 100 euro a persona, carburante e l’assicurazione li pagano tutti.
I nostri contributi sono limitati alla fase di start up perchè le rotte o si reggono da sole, oppure è inutile drenare denaro da un territorio tanto sai che prima o poi finirà».
Foggia da questo punto di vista che tipo di mercato rappresenta per la vostra compagnia?
«Riteniamo che le rotte, le stesse operate da Darwin, siano quelle giuste e che con una buona politica di marketing, il coinvolgimento dei territori limitrofi, questa politica possa dare i suoi frutti. E poi Foggia sconta una situazione di pre-isolamento: per raggiungervi ho dovuto fare il giro dell’oca, è stato un viaggio apocalittico».
Gli aerei però sembrano piccolini, i Dornier jet da trenta posti rischiano di viaggiare al limite sul Foggia-Milano.
«I nostri Dornier jet sono aerei che viaggiano alla velocità di un normale jet e sono molto silenziosi: non a caso ci vola il Papa per i suoi spostamenti estivi in Valle d’Aosta.
Nella nostra flotta abbiamo aerei Embraer da 50, 76, 98 e 115 posti, più un Md 83 da 166 posti. Saremmo pronti a mettere su Foggia la macchina più grande non appena ci accorgessimo che il mercato regge. Ma prima vediamo come rispondono i passeggeri».
E’ anche per questa ragione che non chiederete il contributo per il Foggia-Palermo.
«La nostra richiesta di contribuzione si ferma al Foggia-Milano e al Foggia-Torino, 250mila euro a testa per un anno di collegamenti. Sul Foggia-Palermo vogliamo fare una riflessione dopo aver commissionato un’indagine di mercato».
Come siete arrivati al Gino Lisa? Eravate a conoscenza delle performances della Darwin?
«L’ingegner Palombelli, direttore dell’aeroporto di Torino, è in ottimi rapporti con Aeroporti di Puglia. Sappiamo che la società di gestione pugliese è interessata affinchè questo scalo riprenda i collegamenti di linea, ci siamo dunque fatti avanti».
La vostra è considerata la compagnia più longeva d’Italia, eppure siete nati nel 1987.
«Lo siamo anche rispetto alla stessa Alitalia, che due anni fa è stata rilevata dalla Cai. Non solo siamo la più longeva, siamo anche l’unica compagnia in Italia che ha chiuso il 2010 con un bilancio in utile.
La compagnia fa riferimento al gruppo Europam, il primo gruppo italiano specializzato nella commercializzazione di prodotti petroliferi, metano e servizi energia».
Controlla anche due aeroporti, il terzo in arrivo.
«Sì, dopo Aosta e L’Aquila a breve potremmo acquisire il controllo dell’aeroporto di Genova. Siamo un gruppo solido che vuol continuare a crescere. A Foggia, credetemi, ci sono le potenzialità turistiche per fare le cose perbene».
fonte: la gazzetta di capitanta
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