L’OMAGGIO A TONI
SANTAGATA. La
storia di Toni Santagata è quella di un precursore. La fortuna e la popolarità
di artisti, attori, cabarettisti e cantanti “made in Puglia”, con lo
‘sdoganamento’ del dialetto pugliese sui palcoscenici nazionali e
internazionali, deve moltissimo a un artista capace di vendere milioni di
dischi in ogni angolo del mondo. Toni Santagata, dagli anni ’60 a oggi, ha
girato il mondo grazie a oltre 6mila concerti e 600 canzoni realizzate (di cui
200 in dialetto), con grandi successi come “Vieni cara siediti vicino”, “Il
Pendolare”, “Austeriry” e l’indimenticabile “Squadra grande”. La sua prima
volta al Madison Square Garden, tempio della musica mondiale, fu salutata da 20
minuti di applausi. Toni Santagata è
stato il primo a portare in teatri, televisione e piazze il cabaret “made in
Puglia”. Scrive ‘Tarantella pugliese’ molto prima dell’esplosione del Salento e
delle notti di Melpignano.
L’ANTESIGNANO
DELLA PUGLIA TURISTICA.
Nei suoi testi, Toni Santagata è stato il primo a parlare
del vino pugliese e a prefigurare lo sviluppo di un turismo legato ai tratti
peculiari dell’ambiente e della enogastronomia. Ha aperto le porte del mondo
dello spettacolo agli artisti pugliesi che in lui hanno trovato un battistrada
e un modello cui attingere. E’ stato un innovatore e lo è ancora oggi con
l’opera di ricerca storica e musicale che sta svolgendo attorno ai temi del
Risorgimento secondo la chiave della Questione Meridionale. Antonio Morese, in
arte Toni Santagata, nasce a Sant’Agata di Puglia il 9 dicembre 1935. Nel 1964 riesce
finalmente a pubblicare “Lu primme ammore”, una canzone che aveva scritto più
di 10 anni prima: è un enorme successo, arriva la grande popolarità per il
cantautore pugliese e il brano diventa un classico nel repertorio della canzone
italiana. Al Folk Studio di Roma e, successivamente, al Derby di Milano, locali
frequentati da artisti e intellettuali tra la metà degli anni ’60 e l’inizio
degli anni ’70, è lui il primo a ‘far ridere in pugliese’, inventandosi gag e
canzoni. Poi arrivano la televisione, la partecipazione ai più grandi eventi
musicali d’Europa e del mondo, la prima mondiale in Vaticano dell’opera che
l’artista dedica a Padre Pio nel giorno della canonizzazione del Santo. Per questo la “Festa del Vino” di
Orsara lo ha scelto come testimonial d’eccezione per la ventisettesima edizione
che si terrà il 28 e 29 giugno.
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