18 dic 2014

INAUGURAZIONE A LUCERA DELLA SCULTURA VINCITRICE DEL PREMIO NOBEL DEDICATA A GIOVANNI PAOLO II

il 21 dicembre 2014 alle ore 12.00 L’opera d’arte del grande artista,sottoscritta dai premi Nobel per la Pace di tutto il mondo, approda a Lucera di Puglia, antica città di Federico II, prima dell’Expo di Milano e New York
Grazie all’impegno del comitato dell’Uomo della Pace che insieme alla Diocesi di Lucera-Troia , il Rotary club, il Lions club, l’ Associazione Misericordia, il club Unesco, Gruppo Protezione Civile, Corpo volontario intervento pubblico di Lucera, la delegazione del F.A.I provinciale di Foggia  e 1000 cittadini della città di Lucera , per il periodo natalizio la storica scultura L’Uomo della Pace di Franco Scepi  (Scepi’s Man of Peace), che fù sottoscritta in Vaticano da tutti i Premi Nobel per la Pace del Mondo nel 1999 , sarà collocata nell’antica città di Lucera di Puglia, in Piazza Matteotti il 21 dicembre 2014, a conclusione dell’anno della santificazione di Papa Giovanni Paolo II.      

L’Uomo della Pace di Franco Scepi è il titolo del dipinto ad olio che l’artista realizzò nel 1977 su ispirazione di Karol Wojtyla l’anno prima che l’Arcivescovo di Cracovia  salisse al pontificato con il nome di Giovanni Paolo II. 
Il primo dipinto raffigurante la testa costruita come un muro dalla cui sommità fuoriesce                la colomba della Pace fu utilizzato  per il manifesto del film L’Uomo di Marmo di Andrzej Wajda, vincitore    al Festival di Cannes nel 1978 . In seguito Scepi creò dalla sua opera pittorica un monumento in bronzo    che venne sottoscritto a Roma nel 1999 da Mikail Gorbaciov e da tutti i Premi Nobel per la Pace del mondo , perché considerato simbolo anticipatore del crollo del muro di Berlino e fine della guerra fredda.                                                                                                                                   
  Nella Bibblioteca Vaticana è conservato il pregiato Tomo CodexCodicum con in copertina il bassorilievo     in oro dell’Uomo della Pace di Scepi. Il volume raccoglie le preziose testimonianze autografe riguardanti l’opera e la Pace, con manoscritti di Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Yesser Arafat, Carlos FilipeXimenes Belo, Norman Borlaug, MaireadCorrigan, Dalai Lama, Mikhail Gorbaciov, RigobertaMenchùTum, Lech Walesaed altri fondamentali protagonisti della storia nel 900.                                                                                                                                                                La simbologia espressa dall’opera è oggi ritenuta la più autorevole espressione d’incontro tra arte, fede       e storia che ha concluso il XX secolo. Il monumento Scepi’s Man of Peace è stato collocato dalla Fondazione Gorbaciov, dal Presidente Marzio Dallagiovanna, dal Segretario Cristiano Grandi e dai Premi Nobel Per la Pace, per l’iniziativa del gallerista Attilio Zammarchi al  MAGI 900 Museo delle Generazioni Italiane (Bo),      a Roma presso l’Ambasciata della Palestina (Caracalla), alla Galleria d’ Arte Moderna Ricci Oddi (Pc).         
I premi Nobel per la Pace nel 1999 donarono in Vaticano a Giovanni Paolo II,   L'opera d’arte “L’Uomo della Pace - Karol Wojtyla di Franco Scepi”.      
                                                                   
 Nel 2005 per volontà di S.E. Mons. Francesco Zerrillo Vescovo di Lucera-Troia, il bozzetto originale           del dipinto, venne collocato presso l’altare di Santa Maria Patrona nella Cattedrale di Lucera, dove           San Giovanni Paolo II si raccolse in preghiera . Nel settembre del 2014 nell’antica Basilica di Sant’Eufemia    a Piacenza, per volontà del Mons. Pietro Casella, che condivise il percorso storico dell’opera per la sua conoscenza di Wojtyla e di Mikhail Gorbaciov , è stato creato il primo altare dedicato a Giovanni Paolo II, con formelle in oro e ritratto del Santo.                                                                                                   
 Nella Città di Milano è in progetto la posa del monumento in Piazzale Bologna.                                                                                                                                                                  
Per iniziativa della Fondazione CodexCodicom è in progetto la posa del Monumento    al                     Palazzo dell’ONU di New York.







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STORIA DEL SIMBOLO DELLA PACE

Nella Polonia del 1977, molto dei fermenti di Solidarnosc , c‟era un gruppo di intellettuali cattolici, legati al vescovo di Cracovia Karol Wojtyla. Tra questi spiccavano due registi: Andrzej Wajda e Cristof Zanussi. In quell’ anno Andrzej Wajda stava ultimando il montaggio della sua nuova opera, ambientata al tempo di Stalin. Per realizzare il manifesto del film, Wajda chiamò un artista e comunicatore con studio a Milano, ma di puro sangue Lucerino : Franco Scepi.
Scepi, influenzato dai fermenti della Polonia di quel tempo e dal pensiero rinnovatore del vescovo di Cracovia, creò un manifesto raffigurante  una testa androgina (volendo rappresentare l’umanità sia femminile che maschile) costruita come un muro, con gli occhi socchiusi, prigioniera delle divisioni e delle incomprensioni, dalla cui sommità, usciva il simbolo del comunismo. Nel 1978, Karol Wojtyla salì al pontificato e nello stesso anno, il film di Wajda, con il manifesto di Scepi, vinse il premio speciale della critica a Cannes. Il manifesto fu considerato “utopicamente” la raffigurazione del crollo del muro di Berlino. Wajda , per timore di ritorsioni da parte del governo “socialista” volle che Scepi sostituisse il simbolo del comunismo, con una colomba rossa, per non scuotere oltremodo lo spirito del tempo. Ciò nonostante, Papa Wojtyla, in uno dei suoi primissimi discorsi, predicò senza mezzi termini: “Non abbiate paura! Aprite , anzi, spalancate le porte a Cristo di parlare all’uomo…”
 Il destino dell’opera è stato caratterizzato da un susseguirsi di circostanze che ne hanno In seguito Scepi creò dalla sua opera pittorica un monumento in bronzo che venne sottoscritto a Roma nel 1999 da Mikail Gorbaciov e da tutti i Premi Nobel per la Pace del mondo , perché considerato simbolo anticipatore del crollo del muro di Berlino e fine della guerra fredda.                                                                                                                                      Nella Bibblioteca Vaticana è conservato il pregiato Tomo CodexCodicum con in copertina il bassorilievo in oro dell’Uomo della Pace di Scepi. Il volume raccoglie le preziose testimonianze autografe riguardanti l’opera e la Pace, con manoscritti di Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Yesser Arafat, Carlos FilipeXimenes Belo, Norman Borlaug, MaireadCorrigan, Dalai Lama, Mikhail Gorbaciov, RigobertaMenchùTum, Lech Walesa ed altri fondamentali protagonisti della storia nel 900.                                                                                                                                                                La simbologia espressa dall’opera è oggi ritenuta la più autorevole espressione d’incontro tra arte, fede e storia che ha concluso il XX secolo. Il monumento Scepi’s Man of Peace è stato collocato dalla Fondazione Gorbaciov, dal Presidente Marzio Dallagiovanna, dal Segretario Cristiano Grandi e dai Premi Nobel Per la Pace, per l’iniziativa del gallerista Attilio Zammarchi al  MAGI 900 Museo delle Generazioni Italiane (Bo), a Roma presso l’Ambasciata della Palestina (Caracalla), alla Galleria d’ Arte Moderna Ricci Oddi (Pc). I premi Nobel per la Pace nel 1999 donarono in Vaticano a Giovanni Paolo II, l’opera d’arte “L’Uomo della Pace - Karol Wojtyla di Franco Scepi”. Nel 2005 per volontà di S.E. Mons. Francesco Zerrillo Vescovo di Lucera-Troia, il bozzetto originale del dipinto, venne collocato presso l’altare di Santa Maria Patrona ella Cattedrale di Lucera, dove  San Giovanni Paolo II si raccolse in preghiera . Nel settembre del 2014 nell’antica Basilica di Sant’Eufemia a Piacenza, per volontà del Mons. Pietro Casella, che condivise il percorso storico dell’opera per la sua conoscenza di Wojtyla e di Mikhail Gorbaciov , è stato creato il primo altare dedicato a San Giovanni Paolo II, con formelle in oro e ritratto del Santo. Nella Città di Milano è in progetto la posa del monumento in Piazzale Bologna.Per iniziativa della Fondazione CodexCodicom è in progetto la posa del Monumento al Palazzo dell’ONU di New York.
Dal 1999 ad oggi 2014 l’originale statuetta in bronzo SCEPI’S MAN OF PEACE AWARD è stata attribuita  dai Premi Nobel per la Pace per il sostegno dato alle cause umanitarie ed etiche:
Roberto Benigni, per il messaggio di pace lanciato al mondo attraverso il suo film “La vita è bella”
Gianni Morandi,Mogol e Niccolò Fabi, in rappresentanza della Nazionale Italiana Cantanti , per aver destinato a fini di solidarietà e di charity, per oltre 40 miloni di euro, l’intero incasso delle loro partite di calcio giocate in 20 anni di attività.
Yusuf Islam, già noto come Cat Stevens, per avere alleviato le sofferenze di migliaia di bambini e delle loro famiglie in paesi tormentati dalle guerre, attraverso Small Kindness, l’organizzazione umanitaria da lui fondata
Bob Geldof per il suo instancabile lavoro e per aver levato con forza voce a sostegno e in nome dei poveri del continente africano anche attraverso l’organizzazione dei grandi concerti mondiali per l’Africa “Live Aid” e “Live 8”
Uno speciale Man for Peace Award, in memoria del Nobel per la Pace Sir Joseph Rotblat, scomparso nel 2005, è stato attribuito quello stesso anno anche a
DawnEngle e Ivan Suvanjieff, fondatori del movimento PeaceJam sostenuto da 12 Premi Nobel per la Pace, per essersi particolarmente distinti, attraverso i loro PeaceJam realizzati in diverse parti del mondo, nell’educare a una cultura di pace le giovani generazioni, diffondendo tra loro la parola e l’esempio dei Premi Nobel per la Pace.
Claudio Baglioni per l’impegno sociale della sua fondazione O’Scia.
•  Massimo Cacciari premiato per il suo impegno a sostegno dell’ambiente.
Roberto Baggio  ad Hiroshima il ‘World Peace Award 2010’. Il premio è stato assegnato al calciatore quarantatreenne ‘per il suo impegno forte e costante alla pace nel mondo e le relative attività internazionale’
Gianfranco Zola, a Londra  nel 2010 per il suo impegno etico e sportivo e per le sue doti umane e di coesione tra le nazioni.
IL  1 CHANNEL  ONE RUSSIA WORLD WILDE di Mosca 2014 alla signora LiubaKharina e Natalia Kuzhetsova per la qualità dei programmi culturali

 
FIRME DEI PREMI NOBEL 

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