25 mar 2011

LAVORARE TROPPO FA MALE

Si chiama work life balance - equilibrio nella vita lavorativa, significa riuscire a trovare un giusto equilibrio tra lavoro e la vita privata,
L'argomento di un equilibrio interiore riguarda tutti, perchè lavorare troppo fa male non solo alla vita privata ma anche alla carriera stessa.
E' la conclusione cui giunge Roberto D' Incau, un cosidetto "cacciatore di teste" che da piu di 10 anni coordina progetti di consulenza per le risorse umane in Italia ed Europa.
Roberto D'Incau sostiene che fino a 10 anni, fa fare carriera significava sacrificare tutto per  realizzarsi nel  lavoro, oggi invece accade che una delle priorità sia quella di aver tempo per sè e per le relazioni con gli altri.
Le persone sono oggi molto piu restie a cambiare lavoro in cambio di benefici solo economici e di carriera, sopratutto se si tratta di un lavoro che peggiora i propri equilibri personali, come ad esempio, il passaggio ad un'azienda che propone turni massacranti dove si lavora tantissimo anche nel fine settimana.
Ci sono lavori dove i ritmi sono talmente frenetici e lo stress elavato che non cè tempo per  riflettere su se stessi, non cè alternativa, o si lavora come pazzi o si rimane esclusi e senza lavoro, ciò costringe a mettere in secondo piano tutto il resto, famiglia, fidanzata, ecc. arrivando a quella che gli americani chiamano la sindrome di burn-out, "bruciare dentro".
Da qui, molti cominciano a perdere l'entusiamo per il lavoro, arrivano seriamente a mettere in discussione tutte le scelte fatte fino a quel momento, anche quelle professionali, perchè si rendono conto che la loro vita si sta consumando in una direzione assurda.
E' sulla base di queste vicende che Roberto D'Incau, sostiene la tesi che lavorare molto e dedicarsi solo al lavoro rovina non solo la vita affettivo-privata, ma non porta benefici neanche alla carriera lavorativa.
Il superlavoro all'inizio può portare buoni risultati e rapide ascese al successo di carriera, ma a lungo andare conduce solo al disequilibrio interiore.
Per citare un esempio, tratto dal libro di Roberto D'Incu "Chi non lavora non fa sesso", il caso di Francesco un 45enne, ormai benestante, che pentito dopo una carriera ai massimi livelli, e perso il suo grande amore per colpa dei suoi continui ritmi di lavoro, trova il coraggio di ammettere a se stesso che tutto ciò era insensato, decide così di cambiare vita e dedicare piu tempo a se stesso e ai rapporti con gli altri.
Prima di fare qualunque scelta, lavorativa e di vita, bisogna chiedersi chi si è veramente e cosa si vuole. Perchè un equilibrio interiore è in ognuno di noi, basta solo saperlo vedere con occhi nuovi.
fonte: Panorama,n°13(2340)
Pubblicato: da Marianna Pinto

2 commenti:

  1. Il successo è la motivazione più importante per l'uomo...(M.A.Cornejo); il successo è un circolo vizioso e insaziabile,si genera da se stesso e ritorna sempre su se stesso. Ciò non ha del tutto risvolti positivi, perchè non bisogna dimenticare i veri valori della vita: lo stare bene con se stessi e con gli altri. E'da ciò che ne deriva un nostro sano e solido equilibrio interiore!
    SAP

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  2. un articolo molto interessante, sono pienamente d'accordo!
    peppe

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