La mostra fotografica
“Daunia, poesia di un paesaggio” racconta segni e suggestioni di un territorio
L’autore delle foto
ha all’attivo molti premi e ha esposto al Museo delle Culture Europee
di Berlino
ALBERONA – I 30 paesi dei Monti Dauni in un meraviglioso
racconto per immagini, segni, geometrie naturali e suggestioni: da sabato 3
agosto, e per tutta la settimana seguente, l’auditorium comunale di Alberona
ospiterà la mostra fotografica di Raffaele Battista intitolata “Daunia, poesia
di un paesaggio”. La personale del giovane fotografo lucerino si compone di 35
fotografie formato di 60×40. Ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della
FIAF (la Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche) e, dopo aver
debuttato lo scorso febbraio nella Galleria Gagliardi di Lucera, verrà
presentata ad Alberona (sabato 3 agosto, ore 19.00) dove sarà parte integrante
della sezione culturale dell’Estate Alberonese.
CHI
E’ RAFFAELE BATTISTA. L’autore delle fotografie che saranno
esposte nell’auditorium di Alberona è un fotografo che ha già all’attivo
numerose mostre e un curriculum ricco di riconoscimenti. Raffaele Battista è
socio del FotoCineClub di Foggia ed ha esposto anche all’estero, in particolare
al Museo delle Culture Europee di Berlino nell’ambito della manifestazione “La
Puglia a Berlino”. “Daunia, poesia di un paesaggio”, sarà visitabile (ingresso
gratuito) fino al 10 agosto con i seguenti orari: 9.30-12.30, 17-20.
PAESAGGI,
SEGNI, POESIA. Non è facile raccontare i Monti Dauni, tante e tali sono
le sfumature, le variazioni di colore, le diverse linee d’orizzonte che
disegnano i contorni dei paesi, delimitano le colture dei campi, integrano
paesaggi naturali e contesti architettonici. A Raffaele Battista, però, l’impresa
sembra riuscire perfettamente perché le sue fotografie sono una narrazione per
luci e ombre, capaci non di “catturare” ma di liberare la poesia e la potenza
evocativa, quasi metaforica, che i luoghi di questi borghi meravigliosi
riescono a esprimere.
L’IDENTITA’
DI UN TERRITORIO. I Monti Dauni sono un’area che conta
30 comuni (con Lucera, il centro più grande), 140mila abitanti, oltre 500 tra
chiese, edifici sacri, siti d’interesse comunitario e musei etnografici, 8
paesi certificati con marchi di qualità turistico- ambientali. Insieme, i
borghi dei Monti Dauni forniscono i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili
prodotta dall’intera Puglia, un primato che fa brillare la nostra regione a
livello europeo. Un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture
dell’Appennino Dauno che forniscono le risorse idriche necessarie alla
provincia di Foggia. I fiumi, i laghi, le riserve faunistiche dei Monti Dauni
rappresentano un unicum ambientale preziosissimo, un vero e proprio giacimento
di biodiversità da salvaguardare e da promuovere. Ed è in questo ampio
fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, che
albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose: il lupo, il
cinghiale, la volpe, il falco popolano aree boschive ricche di sorgenti,
funghi, tartufi, erbe spontanee e officinali. Ai 30 centri dei Monti Dauni,
cerniera e anello di congiunzione con le regioni confinanti (Molise, Campania e
Basilicata), la Puglia deve un altro primato che sa di eccellenza: sui 6 comuni
a cui il Touring Club Italiano ha riconosciuto la “Bandiera Arancione”, marchio
di qualità turistico ambientale, cinque si trovano sulle alture della
Capitanata: Alberona, Orsara, Pietramontecorvino, Rocchetta Sant’Antonio e
Sant’Agata di Puglia.
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