Su iniziativa della
Sezione Comunale dell’AVIS “M. Sardella” di Lucera, si è svolta un’importante
riunione allo scopo di esaminare, e valutare, la situazione venutasi a creare,
di recente, presso il Presidio Ospedaliero “F. Lastaria” di Lucera. Infatti,
presso lo stesso presidio ospedaliero, da molti anni è operativa la “Sezione
Trasfusionale”, egregiamente diretta dal dott. Costantino Postiglione. Alla
Sezione si rivolgono, normalmente, i donatori, periodici, e volontari, aderenti
alle Associazioni AVIS, FIDAS e FRATRES che, nel complesso, contano circa
millecinquecento donatori. Questi volontari sono capaci di soddisfare, ogni
anno, la crescente richiesta da parte del nostro sistema sanitario locale. Con
l’inizio del nuovo anno, la Sezione Trasfusionale ha subito, da parte della
competente ASL, un “ridimensionamento” che lascia presagire un possibile
“smantellamento” della stessa. Da ciò deriva la preoccupazione delle
Associazioni che, nel caso di chiusura della struttura, andrebbero incontro a
notevoli disagi. Infatti, i donatori, che risiedono non solo a Lucera ma anche
nei Comuni del Sub-Appennino Dauno, sarebbero costretti a recarsi in altre sedi
della Provincia di Foggia.Ecco, allora, che le stesse Associazioni, hanno
inteso riunire le loro rappresentanze, invitando anche a partecipare il
Direttore Sanitario del Presidio, dott. Franco Mezzadri e il Direttore del SIMT
Servizio di Immuno-Trasfusione dell’ASL di Foggia, dott. Michele Centra. Nel
corso dell’incontro, molto “partecipato”, e competente, oltre ad aver esposto
tutte le problematiche concernenti la raccolta di sangue, si sono avute
rassicurazioni, specie da parte del dott. Mezzadri, circa le “sorti” della
struttura operativa che, almeno nell’imminenza, non sarà smantellata. Infatti,
il dottor Mezzadri, ha precisato che l’attuale “ridimensionamento” del
personale, è dovuto a una più ampia ristrutturazione dell’intero sistema
trasfusionale territoriale e che, quanto prima, il servizio potrà continuare
nella sua normale attività. Anche il dottor Centra, ha voluto esprimere la sua
vicinanza, e comprensione, rispetto alle preoccupazioni espresse dalle
Associazioni, affermando il proprio impegno a un continuo miglioramento del
servizio trasfusionale. D’altro canto, i due illustri ospiti, hanno chiesto, ai
rappresentanti delle Associazioni, di continuare a impegnarsi per
sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di donare sangue, un bene
prezioso che, complice l’aumento dell’aspettativa di vita media e la difficoltà
nel riprodurlo artificialmente, potrebbe cominciare a scarseggiare. Il sangue,
rappresenta un bene prezioso e un’esigenza sociale che, è utilizzato in molte situazioni
di emergenza come: incidenti stradali ed emorragie intraoperatorie ed anche nei
pazienti colpiti da malattie oncologiche; la grossa fetta del fabbisogno
annuale di sangue, infatti, riguarda, quei malati che, a causa delle
chemioterapie, presentano un midollo osseo incapace, momentaneamente, di
produrre globuli rossi e piastrine. Attualmente, nel nostro paese, seppur con
alcune differenze a livello regionale, siamo in grado di garantire il numero di
sacche di sangue necessarie al fabbisogno. Un buon risultato, frutto di un programma
di autosufficienza regionale, e cui le Associazioni di volontariato
contribuiscono con grande impegno, e che prevede la cessione da parte dei
centri che hanno eccedenza di sangue, a quelli che ne sono carenti. La
situazione, però, è “a macchia di leopardo”. Se in regioni come Piemonte,
Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Basilicata le
donazioni coprono ampiamente il fabbisogno, permangono alcune situazioni di
criticità. L’auspicio, è dunque, quello di poter continuare a operare in
tranquillità e con grande professionalità, allo scopo di poter garantire
condizioni di efficienza dell’intero sistema trasfusionale, in favore di quanti
si trovano in situazioni di bisogno.
Lucera, 14 gennaio 2015 COMUNICATO STAMPA