29 mar 2011

COME NON RICEVERE TELEFONATE COMMERCIALI

Dal 1 febbraio scorso, per evitare le telefonate commerciali, è nato un apposito registro, chiamato "registro delle opposizioni" che le aziende devono tener conto, perchè vieta di telefonare a coloro che si sono iscritti in tale registro, che non desiderano dunque essere piu contattate per scopi commerciali. Per tutte le altre persone,vale il silenzio assenso, ossia il non iscriversi al registro significa continuare a ricevere proposte pubblicitarie telefonicamente.
In ogni caso, è possibile iscriversi al "registro delle opposizioni": collegandosi al sito web www.registrodelleopposizioni.it e compilare un apposito modulo on line, oppure fornire i propri dati al numero verde 800.625.625 o fax 06.542.4822 chiamando dallo stesso numero da cui non si vuole piu essere disturbato in futuro. O ancora, inviando una raccomandata con la richiesta di iscrizione nella "lista nera" dove andrà indicato il proprio numero di telefono, dati anagrafici e fotocopia di un documento di identità, la raccomandata va inviata a : Gestore Registro Pubblico delle opposizioni- abbonati Uffcio Roma Nomentano, Casella Postale 7212,  00162 Roma . Oppure inviare una email a:  abbonati.rpo@fub.it , indicando, anche in questo caso, il proprio numero telefonico, dati anagrafici e di identità.
L'iscrizione nelle liste di opposizione, chiamate anche "Robinson List", metafora del presunto isolamento cui si iscrivono le persone per non essere piu contattate, è a tempo indeterminato. La norma prevede anche  l'obbligo per i call center, di inserire nelle bollette un modulo, che il cliente compilerà, chiedendogli se vorrà in futuro continuare a ricevere informazioni e promozioni pubblicitarie o meno


Cosa promettono le aziende per evitare la dilagante iscrizione della gente nelle "Robinson List"?
I call center commerciali, promettono di NON telefonare nei giorni festivi e di domenica.
NON  contattare l'utente dopo le19.30 di sera, e prima delle 9 del mattino,
il sabato solo DOPO LE 10 e NON DOPO LE 19.
I numeri  non potranno essere richiamati con insistenza, la legge fissa  30 giorni di rispetto in cui non è possibile contattare nuovamente la stessa numerazione. Il call center che chiama dovrà necessariamente identificarsi con il proprio nome e quello dell'azienda dalla quale sta chiamando specificando che il numero è estratto dall'elenco abbonati, ma con la possibilità, se il cliente volesse, di iscriversi nella "lista nera"
fonte (rivista mensile Con consumatori marzo n°2 2011)
pubblicato: Mariana Pinto

25 mar 2011

LAVORARE TROPPO FA MALE

Si chiama work life balance - equilibrio nella vita lavorativa, significa riuscire a trovare un giusto equilibrio tra lavoro e la vita privata,
L'argomento di un equilibrio interiore riguarda tutti, perchè lavorare troppo fa male non solo alla vita privata ma anche alla carriera stessa.
E' la conclusione cui giunge Roberto D' Incau, un cosidetto "cacciatore di teste" che da piu di 10 anni coordina progetti di consulenza per le risorse umane in Italia ed Europa.
Roberto D'Incau sostiene che fino a 10 anni, fa fare carriera significava sacrificare tutto per  realizzarsi nel  lavoro, oggi invece accade che una delle priorità sia quella di aver tempo per sè e per le relazioni con gli altri.
Le persone sono oggi molto piu restie a cambiare lavoro in cambio di benefici solo economici e di carriera, sopratutto se si tratta di un lavoro che peggiora i propri equilibri personali, come ad esempio, il passaggio ad un'azienda che propone turni massacranti dove si lavora tantissimo anche nel fine settimana.
Ci sono lavori dove i ritmi sono talmente frenetici e lo stress elavato che non cè tempo per  riflettere su se stessi, non cè alternativa, o si lavora come pazzi o si rimane esclusi e senza lavoro, ciò costringe a mettere in secondo piano tutto il resto, famiglia, fidanzata, ecc. arrivando a quella che gli americani chiamano la sindrome di burn-out, "bruciare dentro".
Da qui, molti cominciano a perdere l'entusiamo per il lavoro, arrivano seriamente a mettere in discussione tutte le scelte fatte fino a quel momento, anche quelle professionali, perchè si rendono conto che la loro vita si sta consumando in una direzione assurda.
E' sulla base di queste vicende che Roberto D'Incau, sostiene la tesi che lavorare molto e dedicarsi solo al lavoro rovina non solo la vita affettivo-privata, ma non porta benefici neanche alla carriera lavorativa.
Il superlavoro all'inizio può portare buoni risultati e rapide ascese al successo di carriera, ma a lungo andare conduce solo al disequilibrio interiore.
Per citare un esempio, tratto dal libro di Roberto D'Incu "Chi non lavora non fa sesso", il caso di Francesco un 45enne, ormai benestante, che pentito dopo una carriera ai massimi livelli, e perso il suo grande amore per colpa dei suoi continui ritmi di lavoro, trova il coraggio di ammettere a se stesso che tutto ciò era insensato, decide così di cambiare vita e dedicare piu tempo a se stesso e ai rapporti con gli altri.
Prima di fare qualunque scelta, lavorativa e di vita, bisogna chiedersi chi si è veramente e cosa si vuole. Perchè un equilibrio interiore è in ognuno di noi, basta solo saperlo vedere con occhi nuovi.
fonte: Panorama,n°13(2340)
Pubblicato: da Marianna Pinto

22 mar 2011

LAVORO E RAPPORTI CON COLLEGHI

Nell'ambito della psicologia del lavoro, e del benessere organizzativo, emerge sempre più l'importanza del rapporto tra soggetto e ambiente di vita, perchè il suo benessere o malessere deriva da questa realzione. Considerando che per molte persone, buona parte della giornata è impegnata sul posto di lavoro, può essere interessante approfondire il tema del benessere in ambito professionale.
Esso è inteso come l'insieme di tutti quei sentimenti, percezioni e valutazioni che le persone tendono ad elaborare verso ciò che svolgono per fronteggiare positivamente le richieste lavorative..
Lavorare bene con colleghi in un luogo positivo e stimolante, è un ottimo medicinale contro lo stress, il sovraccarico mentale o forme di disagio pschico, mentre nei luoghi in cui le persone sono sedute fianco a fianco, senza scambiarsi una parola, ciò alimenta stress e disturbi psicosomatici.
Quando i rapporti diventano difficili è fondamentale comprendere le ragioni dell'attrito attraverso la comunicazione con il collega. Il chiarimento, il rispetto degli spazi dell'altro, la collaborazione sopratutto quando si lavora in team, lo scambio di informazioni, sono tutti elementi essenziali al fine di creare validi rapporti interpersonali, fondamentali per un buon clima lavorativo.
La comunicazione, è prima tra tutte, il fattore cardine per il benessere sul posto di lavoro, sopratutto per evitare malintesi e litigi.
La qualità della nostra vita dipende in buona parte dalla comunicazione che instauriamo con colleghi di lavoro, amici e famiglia. (fonte: mensile piùnews)
Stare bene sul lavoro significa evitare di portare a casa  malumori e stress che influenzerebbero negativamente la vita familiare privata.
Comunicare bene, significa saper usare e dosare le parole, perchè:
"le parole sono il profumo dei nostri pensieri..".
 Pubblicato da Marianna Pinto

21 mar 2011

"UN SANTO FRANCESCANO DEL SETTECENTO"

In occasione delle celebrazioni dell'Anno Giubiliare Fasaniano
la Reale Arciconfraternita S.Croce- SS. Trinità- B.V.M. Addolorata di Lucera, è lieta di invitarVi alla presentazione del libro agiografico:

"Un Santo Fancescano del  Settecento. Il Padre Maestro Francesco Antonio Fasani da Lucera"

Mercoledi 23 marzo 2011 ore 19.00 presso la Chiesa di San Francesco Antonio Fasani, Lucera(FG)

Introduzioni
Maria Luigia Ieluzzi - Delegata dell'Arciconfraternita alle attività culturali
Saluti
Padre Giovanni Iasi - Superiore Convento San Francesco e
Presidente Comitato Cittadino Anno Fasaniano
Giovanni Aquilino - Direttore Distretto Culturale Daunia Vetus
Marco Torinello - Presidente Associazione Terzo Millennio
Pasquale Dotoli - Sindaco di Lucera
Intervento
Arturo Monaco - Priore Arciconfraternita Santa Croce
Relazione
Nunzio Tomaiuoli - Architetto
Conclusioni
Massimiliano Monaco - Autore del libro
Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Domenico Cornacchia - Vescovo della Diocesi di Lucera-Troia

19 mar 2011

FESTA DI SAN GIUSEPPE

San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, è il Santo protettore dei poveri, degli orfani e delle giovani in età da marito.
Ma San Giuseppe è anche, e meglio conosciuto, come il protettore dei falegnami, in virtù del suo lavoro. 
La festa del 19 marzo è associata a due manifestazioni specifiche, i falò e le zeppole, manifestazioni che si ritrovano un po' in tutte le regioni d'Italia.
In alcune regioni della Sicilia il Santo è festeggiato con la "cavalcata" che ricorda la fuga, della Sacra Famiglia in Egitto, perchè in  attesa del loro Bambino, che si videro rifiutata la richiesta di un riparo per il parto, finendo poi in una grotta.
I cavalli ed i muli impegnati in tale manifestazione folkloristica sono addobbati a festa, preceduti nel loro corteo da tre figuranti che rappresentano la Sacra Famiglia.
Quando il corteo passa per le vie della città, i fedeli accendono dei falò, risultato da enormi cataste di legna accesi ai margini delle piazze, in ricordo della fuga della Sacra Famiglia da Erode, quando lungo il loro cammino, furono aiutati dai falò e dalle fiaccole accesi dai pastori che vigilavano le greggi.
L'altro simbolo è la  preparazione delle zeppole, le famose frittelle di San Giuseppe, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
Oggi giorno molte tradizioni, nella restante Italia, stanno per scomparire, altre invece si sono imposte.(vedi la preparazione delle zeppole)
Nonostante ciò, il 19 marzo di ogni anno, siamo tutti consapevoli del significato di tale ricorrenza e cioè che, per citare le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, <<La festa di San Giuseppe rappresenta un'occasione per celebrare la famiglia italiana, cellula fondante della nostra societa' e perno della crescita dello Stato unitario.

Buon San Giuseppe a tutti i papà!
Dal Sito blog ICAR!

QUANDO ARRIVA L'ACQUA?

Sono ormai 5 giorni che la cittadina di Lucera (FG), è letteralmente senza " una goccia d'acqua"!
Il problema, secondo le fonti ufficiali del sito del comune di Lucera, è dovuto ad un guasto alle tubature dell'acquedotto pugliese veriifcatosi nella località contrada di Ripatetta.
Sul luogo è sopraggiunto il procuratore della Repubblica di Lucera che ha aperto un fascicolo sulla vicenda; sotto accusa è la fascia di terreno sotto cui passa la condotta idrica di proprieta dell' Acquedotto pugliese, nei cui pressi, si trova una ditta, che si è dichiarata ignara della presenza della tubazione sotto un terreno acquistato quattro anni fa, ma sopra cui ha riversato materiale vario e non ancora ben definito, sequestrato dalla finanza, che proprio le ruspe in questi giorni stanno lentamente riportando alla luce. (fonte: Luceraweb)
Nel frattempo, sono e continuano ad essere tanti i disagi che la popolazione sta subendo, dalle abitazioni, alle scuole chiuse, alle ristorazioni, panifici,.. tutti, costretti a rifornirsi privatamente, presso parenti o amici titolari di campagne e pozzi, oppure portando con sè taniche e bidoncini da  riempire d'acqua, nelle aree stabilite dal Comune, che  la protezione civile e tecnici dell'acquedotto pugliese  stanno mettendo a disposizione.
Le ultime notizie, sono incoraggianti, ieri mattina sono terminati i lavori di saldatura della condotta idrica prima danneggiata.
La fase successiva saranno i controlli previsti dall' ASL sulla qualità dell’acqua.
Tuttavia, il sindaco e l'acquedotto pugliese, invitano i  cittadini, quando la situazione tornerà a normalità,
forse lunedi/martedi, con l'acqua che finalmente potrà sgorgare dai nostri rubinetti, ad utilizzarla per i primi 3 giorni eclusivamente per uso domestico e non alimentare!

15 mar 2011

I COLORI DELLE UNIVERSITA'

In questi mesi di Marzo e Aprile, è  tempo di esami, di tesi, e  dell'arrivo per molti laureandi, di quel tanto desiderato giorno in cui finalmente saranno chiamati "Dottori"!
Non tutti gli studenti però sanno che ogni Facolta ha un suo colore specifico. 
Ciò deriva dal colore della "Feluca", un cappello studentesco simile a quello che indossava Robin Hood, che identifica ciascuna Facoltà.
L’origine della feluca affonda le sue origini nel 1100, quando scolari e clerici vagando di città in città per attingere alle fonti del sapere,  portavano uno zucchetto semplice, di stoffa molle, che ricopriva la parte alta della loro testa, tipo quello indossato oggi dai frati.
Più tardi quel berretto cominciò, con Dante, ad abbassarsi sulla nuca.
Alla fine del 1800, per celebrare l’ottavo centenario dello studium bolognese (1888) tre professori, tra cui Giosuè Carducci, imitando la tradizione tedesca dell’inaugurazione dell’anno accademico, distribuirono per l'occasione oltre 2000 berretti, che all’epoca si chiamavano “orsine”, ed erano un tipo particolare di zuccotto con le tese rivolte all’insù.
Solo successivamente,nel 1891, in occasione delle feste delle matricole di Padova, al cappello venne allungata la punta, diventando quello che ora tutti conosciamo e che prese il nome di feluca.
Ma quali sono, dunque, i colori delle nostre facoltà?

Ingegneria - Nero o Arancio  Architettura - Nero o Arancio 
Medicina e Chirurgia - Rosso   Giurisprudenza - Blu 
Matematica e Agraria - Verde   Economia e Commercio - Giallo   
Psicologia -Grigio o Rosa  Pedagogia - Lilla o Bianco 
Scienze Politiche - Viola  Scienze della comunicazione - Vinaccia
Lettere Bianco   Scienze Bancarie Azzurro Sociologia - Arancio
Acc.Belle Arti -  Nero o Celeste  Lingue - .Bordeaux  o Blu
I.S.E.F. - Bicolore Rosso e bianco   Informatica - Verde 
Magistratura Bianco

Il colore riveste ancora oggi la sua importanza e viene collegato al fiore che s'invia in occasione di una laurea o al nastro usato per la  confettata..
Il Rosso è sicuramente il colore per eccellenza della Laurea.
Di sicuro, informarsi sui colori delle varie facoltà è un modo per saper richiamare, con piccoli accorgimenti, le nostre tradizioni, oltre che essere di grande effetto e buon gusto!
pubblicato da: Marianna Pinto 
                                Sito blog ICAR

14 mar 2011

A QUALE ETA' ANDARE IN PENSIONE?

Negli anni Novanta, gli uomini andavano in pensione a 60 anni e le donne a 55, avendo la possibilità di ricevere una pensione di anzianità con 19 anni e mezzo di lavoro nel pubblico impiego e 14 e mezzo se lavoratrici madri, e con il sistema retributivo, invece, si maturavano assegni pari all'80% dell'ultimo stipendio.
Ora le cose sono notevolmente cambiate e le previsioni parlano addirittura di pensioni impossibili per i lavoratori autonomi e per i giovani oggi impiegati in lavori atipici. Per questo motivo cresce il ricorso alla pensione integrativa, e cioè ai fondi pensione che, aperti o chiusi che siano, sembrano in grado di poter assicurare al lavoratore la possibilità di mantenere un tenore di vita comunque agiato anche una volta conclusa la sua vita lavorativa.
Oggi, tuttavia, nonostante la crescita, i giovani che ricorrono ad una pensione ‘alternativa’ sono ancora una minoranza.
Per quanto riguarda le novità pensioni in vigore da questo 2011, bisogna dire innanzitutto che sale la cosiddetta quota necessaria per lasciare il lavoro. La quota è la somma di anni d'età e di contributi.
Dal 2011, un dipendente può andare in pensione a 60 anni con 36 anni di contributi. 
Un autonomo, invece, a 61 anni + 36 di contributi 
Le nuove pensioni sono legati alla speranza di vita della popolazione, che dal 2015 verrà revisionata ogni tre anni, per allungarla appunto, in rapporto alla maggior durata della vita media.
Tra 8 anni, nel 2015, secondo le prime elaborazioni, l'età pensionabile salirà a 65/66 anni per gli uomini e a 60/61 anni  per le donne;
mentre nel 2040 si potrebbe arrivare a 70 anni per gli uomini e a 65 per le donne.
....sempre che i soggetti siano ancora in vita!
 fonte: Business on line
                                                                        Sito blog ICAR

12 mar 2011

GLI IMPRENDITORI, LA CLASSE DIRIGENTE DEL FUTURO

Gli imprenditori, sono la classe dirigente del futuro, rappresentano una fetta di popolazione ampia, animata dall’ambizione di crescere sempre più.
In Italia, un lavoratore su cinque è imprenditore o lavoratore autonomo, solitamente ha meno di 40 anni ed è pronto a mettersi in gioco per realizzare grandi progetti.
Sono dunque soggetti, che nella loro vita decidono di svolgere un lavoro di tipo indipendente, intellettuale o manuale, che  si trovano di fronte alla necessità di confrontarsi con un mercato del lavoro molto più competitivo del passato e sono costretti a mettere in campo tutta la loro abilità creativa per riuscire ad emergere e mantenere il ruolo acquisito.
Ma quali sono le principali capacità e competenze che un manager dovrebbe avere per raggiungere il successo?
Come prima regola, l’imprenditore deve essere sempre animato da voglia di fare e imparare, senza mai scoraggiarsi e perdere la voglia di crescere.
Una volta conquistato un ruolo dirigenziale, è essenziale che sappia ascoltare e comprendere gli altri, confrontandosi e collaborando con loro. Solo la giusta gestione di team e il lavoro di cooperazione conduce,  all’affermazione di un’azienda.
Diventa, dunque, necessario, di conseguenza imparare a non prendere decisioni affrettate, nonostante la rapidità degli eventi glielo impongo, ma valutando priorità e situazioni.
Un buon imprenditore deve anche imparare ad essere critico con sé stesso e ad accettare le critiche altrui, se ovviamente costruttive; perché un successo non si costruisce da soli, e per conquistarlo non bisogna neanche avere paura di rischiare.
Uuna volta arrivati all'apice del successo tanto inseguito, non significherà aver terminato la propria missione’, perché le situazioni cambiano sempre, e con essi  il sistema sociale, culturale ed ecomonico e sarà, dunque necessario sapersi mettere sempre al passo, verso un continuo aggiornamento in una società in continua  trasformazione.
Pubblicato da Marianna Pinto.

11 mar 2011

IL GOVERNANTE

E' possibile cambiare le cose se solo, nel nostro piccolo, lo volessimo.
Un Governante, uno che ricopre una carica di potere, ha lottato, ha studiato, ha fatto sacrifici per giungere al TOP, ma è stato anche bambino, giovane e adesso adulto, ha vissuto quello che altri seguono a farlo;
può fare tanto, e può fare niente, per il prossimo...
Di certo.... "il Governante è l'esecutore di una legge sovrana, un servitore incaricato da dio di prendersi cura dei giovani.
Chi governa, è un Ministro di Dio addetto alla cura e al benessere degli uomini, attraverso il quale la Divinità dispensa o protegge quanto vi è di bello e di buono.....
Ma di tali e tanti doni che ci elargiscono gli Dei, nessun uso corretto e nessuna vera gioia possono venirci senza uno che ci governi con la forza della legge e della giustizia...
La giustizia, è il fine della legge, la legge la fa chi governa,
chi governa è l'immagine di Dio che tutto regge..." Plutarco
Pubblicato da SAP

DONNA! MANAGER O ANGELO DEL FOCOLARE?

In Italia, il  tasso di occupazione delle donne è al di sotto della media europea, ma è anche vero che secondo le ultime statistiche mondiali, le aziende, le  imprese, e  società che hanno a capo una figura femminile sono proprio quelle che vantano maggiori successi.
Come mai, nonostante la tanto acclamata parità dei sessi, affinchè la donna potesse affermarsi nel mondo del lavoro, siamo ancora così indietro?
Ciò che serve è far crescere la partecipazione femminile al mercato del lavoro e al tempo stesso abbattere la discriminazione culturale contro le donne.
  Emerge che sono soprattutto le società a controllo familiare e le aziende della moda e del lusso ad avere una quota importante di donne, con il  ruolo di presidente o di  amministratore delegato.
Si tratta di figlie di imprenditori e manager, con il ruolo di amministratore delegato o di presidente all'interno della propria azienda, come per  Daniela Riccardi presidente di Diesel,  Dolce & Gabbana con Cristiana Ruella direttore affari generali e consigliera di amministrazione, Frida Giannini per Gucci, Miuccia Prada si è imposta nel mercato mondiale come leader indiscussa della moda femminile, la direttrice di Vogue America, Anna Wintour, è decisamente la giornalista di moda più conclamata del mondo. Oriana Fallaci è stata una delle più grandi scrittrici del nostro tempo, Alda Merini nella poesia, e cresce il numero delle donne attive in politica. Giusto per citare qualche nome, perchè gli esempi sarebbero molti.( fonte: Business on line, la rivista per i manager, professionisti e le aziende)

Le donne mettono a disposizione nel mondo del lavoro una curiosità, un’originalità, un modo di pensare divergente, ‘in rosa’, che non si basa su, regole da seguire, compiti da assegnare, ma che sfrutta l'empatia, la sensibilità, la passione per ciò che si fa e ciò che si è, valorizzando la disponibilità all'ascolto dell'altro, doti che di certo non mancano all'uomo, ma che nella donna sono di sicuro piu accentuate, proprio in quanto prerogativa del mondo femminile, il tutto necessario per poter meglio praticare il proprio lavoro, che risponde
a quei criteri che si pongono a metà strada fra le competenze e conoscenze tecniche, necessarie per poter al meglio praticare il loro lavoro, e l’umanità tipica del mondo femminile.Perché allora continuare a creare differenze fra uomini e donne, perché non valorizzare le risorse che la donna  porta con sè anche nel lavoro?
Perchè come sostenne John Ruskin, 'quando c'è passione ed abilità, c'è sempre da aspettarsi un capolavoro".
Pubblicato da: Marianna Pinto e Saverio Pinto

10 mar 2011

17 Marzo 150° Anniversario dell' Unita d'Italia

Il 17 Marzo 2011 ricorre il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, sancita a Torino,con la proclamazione  Vittorio Emanuele II re d'Italia.
Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato tale giornata "Festa Nazionale", approvando il decreto legge n. 127  il quale stabilisce tale giornata festiva a tutti gli effetti previsti dalla legge; al fine di assicurare la dovuta solennità e la massima partecipazione dei cittadini alle celebrazioni del 17 Marzo 2011.
Il Comune di Lucera ha deciso di celebrare questa ricorrenza con una manifestazione pubblica, che vede convocate tutte le Scuole cittadine, le Forze dell'Ordine, le Associazioni Combattentistiche e d'Arma, le Associazioni di Volontariato, I Partiti Politici e le Organizzazioni Sindacali.
Alla manifestazione, parteciperà la Fanfara dei Bersaglieri della sezione di Foggia "Luigi Nocella".

PROGRAMMA:
" ore 10,00 ritrovo in Viale della Libertà "area antistante chiesa San Pasquale";
" ore 10,30 partenza del corteo lungo le seguenti strade: viale Libertà, piazza Matteotti, via Federico II, via San Domenico, via Bovio, piazza Nocelli, piazza Duomo con deposizione di una corona al monumento dei Caduti;
" Discorso del Sindaco;
" Discorsi commemorativi;
" Esibizione del piccolo coro " Fratelli d'Italia" della Scuola Lombardo Radice;
" Concerto Fanfara dei Bersaglieri.
Il Corteo proseguirà su via Amicarelli, via Gramsci, corso Garibaldi, Palazzo di Città, dove avrà termine la manifestazione.

LA CITTADINANZA TUTTA E' INVITATA A PARTECIPARE ANCHE ATTRAVERSO L'ESPOSIZIONE DELLA BANDIERA TRICOLORE ALLE FINESTRE ED AI BALCONI DELLE PROPRIE ABITAZIONI.
 Visto l'eccezionalità dell'evento, la legge concede agli operatori commerciali, per la giornata del 17 marzo 2011, la possibilità di chiusura, o meno, delle loro attività commerciali.
Per ulteriori informazioni vedi: Comune di Lucera

8 mar 2011

Festa della Donna

L'essere donna, ha rappresentato per secoli essere sempre in secondo piano dal punto di vista decisionale, economico e giuridico, un essere maltrattato e poco considerato...
Grazie alle lotte femministe, e alle battaglie che ogni donna nel suo piccolo mondo privato ha conquistato giorno dopo giorno, noi donne, oggi, possiamo dimostrare la nostra superiorità intellettiva, spirituale e  morale. 
Auguri, affinchè questo giorno di commemorazione  non sia solo un ricordo, ma possano tutte le donne gridare al mondo il loro orgoglio di  'ESSERE UNA DONNA!" 
  
        Auguri a tutte le Donne dal Sito blog icar