24 dic 2014

18 dic 2014

CONCERTO DI NATALE 2014




INAUGURAZIONE A LUCERA DELLA SCULTURA VINCITRICE DEL PREMIO NOBEL DEDICATA A GIOVANNI PAOLO II

il 21 dicembre 2014 alle ore 12.00 L’opera d’arte del grande artista,sottoscritta dai premi Nobel per la Pace di tutto il mondo, approda a Lucera di Puglia, antica città di Federico II, prima dell’Expo di Milano e New York
Grazie all’impegno del comitato dell’Uomo della Pace che insieme alla Diocesi di Lucera-Troia , il Rotary club, il Lions club, l’ Associazione Misericordia, il club Unesco, Gruppo Protezione Civile, Corpo volontario intervento pubblico di Lucera, la delegazione del F.A.I provinciale di Foggia  e 1000 cittadini della città di Lucera , per il periodo natalizio la storica scultura L’Uomo della Pace di Franco Scepi  (Scepi’s Man of Peace), che fù sottoscritta in Vaticano da tutti i Premi Nobel per la Pace del Mondo nel 1999 , sarà collocata nell’antica città di Lucera di Puglia, in Piazza Matteotti il 21 dicembre 2014, a conclusione dell’anno della santificazione di Papa Giovanni Paolo II.      

L’Uomo della Pace di Franco Scepi è il titolo del dipinto ad olio che l’artista realizzò nel 1977 su ispirazione di Karol Wojtyla l’anno prima che l’Arcivescovo di Cracovia  salisse al pontificato con il nome di Giovanni Paolo II. 
Il primo dipinto raffigurante la testa costruita come un muro dalla cui sommità fuoriesce                la colomba della Pace fu utilizzato  per il manifesto del film L’Uomo di Marmo di Andrzej Wajda, vincitore    al Festival di Cannes nel 1978 . In seguito Scepi creò dalla sua opera pittorica un monumento in bronzo    che venne sottoscritto a Roma nel 1999 da Mikail Gorbaciov e da tutti i Premi Nobel per la Pace del mondo , perché considerato simbolo anticipatore del crollo del muro di Berlino e fine della guerra fredda.                                                                                                                                   
  Nella Bibblioteca Vaticana è conservato il pregiato Tomo CodexCodicum con in copertina il bassorilievo     in oro dell’Uomo della Pace di Scepi. Il volume raccoglie le preziose testimonianze autografe riguardanti l’opera e la Pace, con manoscritti di Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Yesser Arafat, Carlos FilipeXimenes Belo, Norman Borlaug, MaireadCorrigan, Dalai Lama, Mikhail Gorbaciov, RigobertaMenchùTum, Lech Walesaed altri fondamentali protagonisti della storia nel 900.                                                                                                                                                                La simbologia espressa dall’opera è oggi ritenuta la più autorevole espressione d’incontro tra arte, fede       e storia che ha concluso il XX secolo. Il monumento Scepi’s Man of Peace è stato collocato dalla Fondazione Gorbaciov, dal Presidente Marzio Dallagiovanna, dal Segretario Cristiano Grandi e dai Premi Nobel Per la Pace, per l’iniziativa del gallerista Attilio Zammarchi al  MAGI 900 Museo delle Generazioni Italiane (Bo),      a Roma presso l’Ambasciata della Palestina (Caracalla), alla Galleria d’ Arte Moderna Ricci Oddi (Pc).         
I premi Nobel per la Pace nel 1999 donarono in Vaticano a Giovanni Paolo II,   L'opera d’arte “L’Uomo della Pace - Karol Wojtyla di Franco Scepi”.      
                                                                   
 Nel 2005 per volontà di S.E. Mons. Francesco Zerrillo Vescovo di Lucera-Troia, il bozzetto originale           del dipinto, venne collocato presso l’altare di Santa Maria Patrona nella Cattedrale di Lucera, dove           San Giovanni Paolo II si raccolse in preghiera . Nel settembre del 2014 nell’antica Basilica di Sant’Eufemia    a Piacenza, per volontà del Mons. Pietro Casella, che condivise il percorso storico dell’opera per la sua conoscenza di Wojtyla e di Mikhail Gorbaciov , è stato creato il primo altare dedicato a Giovanni Paolo II, con formelle in oro e ritratto del Santo.                                                                                                   
 Nella Città di Milano è in progetto la posa del monumento in Piazzale Bologna.                                                                                                                                                                  
Per iniziativa della Fondazione CodexCodicom è in progetto la posa del Monumento    al                     Palazzo dell’ONU di New York.







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STORIA DEL SIMBOLO DELLA PACE

Nella Polonia del 1977, molto dei fermenti di Solidarnosc , c‟era un gruppo di intellettuali cattolici, legati al vescovo di Cracovia Karol Wojtyla. Tra questi spiccavano due registi: Andrzej Wajda e Cristof Zanussi. In quell’ anno Andrzej Wajda stava ultimando il montaggio della sua nuova opera, ambientata al tempo di Stalin. Per realizzare il manifesto del film, Wajda chiamò un artista e comunicatore con studio a Milano, ma di puro sangue Lucerino : Franco Scepi.
Scepi, influenzato dai fermenti della Polonia di quel tempo e dal pensiero rinnovatore del vescovo di Cracovia, creò un manifesto raffigurante  una testa androgina (volendo rappresentare l’umanità sia femminile che maschile) costruita come un muro, con gli occhi socchiusi, prigioniera delle divisioni e delle incomprensioni, dalla cui sommità, usciva il simbolo del comunismo. Nel 1978, Karol Wojtyla salì al pontificato e nello stesso anno, il film di Wajda, con il manifesto di Scepi, vinse il premio speciale della critica a Cannes. Il manifesto fu considerato “utopicamente” la raffigurazione del crollo del muro di Berlino. Wajda , per timore di ritorsioni da parte del governo “socialista” volle che Scepi sostituisse il simbolo del comunismo, con una colomba rossa, per non scuotere oltremodo lo spirito del tempo. Ciò nonostante, Papa Wojtyla, in uno dei suoi primissimi discorsi, predicò senza mezzi termini: “Non abbiate paura! Aprite , anzi, spalancate le porte a Cristo di parlare all’uomo…”
 Il destino dell’opera è stato caratterizzato da un susseguirsi di circostanze che ne hanno In seguito Scepi creò dalla sua opera pittorica un monumento in bronzo che venne sottoscritto a Roma nel 1999 da Mikail Gorbaciov e da tutti i Premi Nobel per la Pace del mondo , perché considerato simbolo anticipatore del crollo del muro di Berlino e fine della guerra fredda.                                                                                                                                      Nella Bibblioteca Vaticana è conservato il pregiato Tomo CodexCodicum con in copertina il bassorilievo in oro dell’Uomo della Pace di Scepi. Il volume raccoglie le preziose testimonianze autografe riguardanti l’opera e la Pace, con manoscritti di Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Yesser Arafat, Carlos FilipeXimenes Belo, Norman Borlaug, MaireadCorrigan, Dalai Lama, Mikhail Gorbaciov, RigobertaMenchùTum, Lech Walesa ed altri fondamentali protagonisti della storia nel 900.                                                                                                                                                                La simbologia espressa dall’opera è oggi ritenuta la più autorevole espressione d’incontro tra arte, fede e storia che ha concluso il XX secolo. Il monumento Scepi’s Man of Peace è stato collocato dalla Fondazione Gorbaciov, dal Presidente Marzio Dallagiovanna, dal Segretario Cristiano Grandi e dai Premi Nobel Per la Pace, per l’iniziativa del gallerista Attilio Zammarchi al  MAGI 900 Museo delle Generazioni Italiane (Bo), a Roma presso l’Ambasciata della Palestina (Caracalla), alla Galleria d’ Arte Moderna Ricci Oddi (Pc). I premi Nobel per la Pace nel 1999 donarono in Vaticano a Giovanni Paolo II, l’opera d’arte “L’Uomo della Pace - Karol Wojtyla di Franco Scepi”. Nel 2005 per volontà di S.E. Mons. Francesco Zerrillo Vescovo di Lucera-Troia, il bozzetto originale del dipinto, venne collocato presso l’altare di Santa Maria Patrona ella Cattedrale di Lucera, dove  San Giovanni Paolo II si raccolse in preghiera . Nel settembre del 2014 nell’antica Basilica di Sant’Eufemia a Piacenza, per volontà del Mons. Pietro Casella, che condivise il percorso storico dell’opera per la sua conoscenza di Wojtyla e di Mikhail Gorbaciov , è stato creato il primo altare dedicato a San Giovanni Paolo II, con formelle in oro e ritratto del Santo. Nella Città di Milano è in progetto la posa del monumento in Piazzale Bologna.Per iniziativa della Fondazione CodexCodicom è in progetto la posa del Monumento al Palazzo dell’ONU di New York.
Dal 1999 ad oggi 2014 l’originale statuetta in bronzo SCEPI’S MAN OF PEACE AWARD è stata attribuita  dai Premi Nobel per la Pace per il sostegno dato alle cause umanitarie ed etiche:
Roberto Benigni, per il messaggio di pace lanciato al mondo attraverso il suo film “La vita è bella”
Gianni Morandi,Mogol e Niccolò Fabi, in rappresentanza della Nazionale Italiana Cantanti , per aver destinato a fini di solidarietà e di charity, per oltre 40 miloni di euro, l’intero incasso delle loro partite di calcio giocate in 20 anni di attività.
Yusuf Islam, già noto come Cat Stevens, per avere alleviato le sofferenze di migliaia di bambini e delle loro famiglie in paesi tormentati dalle guerre, attraverso Small Kindness, l’organizzazione umanitaria da lui fondata
Bob Geldof per il suo instancabile lavoro e per aver levato con forza voce a sostegno e in nome dei poveri del continente africano anche attraverso l’organizzazione dei grandi concerti mondiali per l’Africa “Live Aid” e “Live 8”
Uno speciale Man for Peace Award, in memoria del Nobel per la Pace Sir Joseph Rotblat, scomparso nel 2005, è stato attribuito quello stesso anno anche a
DawnEngle e Ivan Suvanjieff, fondatori del movimento PeaceJam sostenuto da 12 Premi Nobel per la Pace, per essersi particolarmente distinti, attraverso i loro PeaceJam realizzati in diverse parti del mondo, nell’educare a una cultura di pace le giovani generazioni, diffondendo tra loro la parola e l’esempio dei Premi Nobel per la Pace.
Claudio Baglioni per l’impegno sociale della sua fondazione O’Scia.
•  Massimo Cacciari premiato per il suo impegno a sostegno dell’ambiente.
Roberto Baggio  ad Hiroshima il ‘World Peace Award 2010’. Il premio è stato assegnato al calciatore quarantatreenne ‘per il suo impegno forte e costante alla pace nel mondo e le relative attività internazionale’
Gianfranco Zola, a Londra  nel 2010 per il suo impegno etico e sportivo e per le sue doti umane e di coesione tra le nazioni.
IL  1 CHANNEL  ONE RUSSIA WORLD WILDE di Mosca 2014 alla signora LiubaKharina e Natalia Kuzhetsova per la qualità dei programmi culturali

 
FIRME DEI PREMI NOBEL 

PRIMO PASSO PER LA RACCOLTA FIRME PER IL CANILE DI LUCERA

Domenica 14 Dicembre con inizio dalle ore 10,30 in poi si è svolta la manifestazione organizzata dalla Associazione Animalista Empatia sul viale della villa comunale in Lucera ....

Una modesta e sentita partecipazione dei cittadini che si fermavano a chiedere informazioni sull'andamento generale della custodia dei cani e dei cuccioli custoditi e, ma anche a chiedere le varie motivazioni della raccolta firme,fondi e materiale, posta in essere .

Nella mattinata sono state raccolte 114 firme che serviranno per la petizione da inviare al Prefetto e al Sindaco di Lucera per trovare una soluzione di aiuto e a favore per i cani e cuccioli randagi e accalappiati del locale canile comunale e fare in modo che la associazione di Volontariato Empatia, per conto del comune rientri nei servizi indispensabili del luogo come '' Pronto Intervento e della Sicurezza art. 1° D.M. 28 Maggio 1993 .

Inoltre è stata raccolta la somma di euro 130,00 coperte ,scatolette, cibo e sacchi di mangime....e gli operatori si scusano con la cittadinanza che nel pomeriggio non sono stati nuovamente presenti in villa, per problemi organizzativi e per problemi di salute e che ritorneranno in piazza domenica prossima giorno 21 dicembre 2014.
Si  ricorda a tutti che chiunque voglia continuare a collaborare e a sostenere la iniziativa adotta un animale randagio, può farlo ,rivolgendosi dopo le ore 12,00 presso il canile comunale per continuare la raccolta firme, ma anche per  donare cibo,farmaci, prodotti per pulizia, coperte e /o firmare la petizione .

Un grande ringraziamento è rivolto a tutte  le persone e alla cittadinanza che hanno partecipato e sostenuto la iniziativa EMPATIA . GRAZIE .
                                                Vincenzo Battista .
                                                       

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12 dic 2014

I CONSUMATORI PUGLIESI PREMIANO ORSARA DI PUGLIA


A Comune e al cuoco orsarese Peppe Zullo consegnato il premio “Antichi sapori”
Il riconoscimento della Rete Asel attraverso la valutazione dei consumatori
E’ il sesto marchio di qualità riconosciuto negli ultimi 7 anni al Comune di Orsara di Puglia


ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Al Comune di Orsara di Puglia, per quanto riguarda le istituzioni, e al cuoco orsarese Peppe Zullo per ciò che attiene alle eccellenze imprenditoriali, è stato consegnato il “Premio Consumo di Qualità – Antichi Sapori”. Il riconoscimento, giunto quest’anno alla sua settima edizione, è stato assegnato dalla Rete Asel, Antichi Sapori Eat Local, in base alle valutazioni espresse dai consumatori interpellati dall’Osservatorio istituito dall’organizzazione. Il premio al Comune di Orsara di Puglia e a Peppe Zullo è stato consegnato mercoledì 10 dicembre, a Matera. A Orsara di Puglia, unico comune della provincia di Foggia tra quelli premiati, è stato riconosciuto “l’essersi distinto, con la propria amministrazione, nella promozione della cultura e delle tradizioni dei saperi e dei sapori della Puglia”. Gli altri comuni premiati sono Alessandria, Matera e Ginosa. Il Comune di Orsara, con questo riconoscimento, entra a far parte della Rete che promuove le vocazioni e i valori autentici del “made in Puglia”. “E’ una grande soddisfazione - ha detto Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia – perché sono i consumatori a esprimere una valutazione sulla bontà del lavoro espresso dalla nostra Comunità. Il caso di Orsara di Puglia è la dimostrazione di quanto sia importante la sinergia tra pubblico e privato. Non solo con Peppe Zullo, ma con tutte le migliori espressioni della ristorazione, dell’imprenditoria e dell’associazionismo culturale orsarese abbiamo avviato da tempo una collaborazione che anche in questi ultimi mesi ha registrato risultati lusinghieri. Il mio ringraziamento, dunque, va proprio a loro, oltre che all’organizzazione del premio, alla mia squadra di assessori, ai dirigenti e ai dipendenti comunali”. A Peppe Zullo è stato conferito il “Premio Speciale Consumo di Qualità”. Peppe Zullo, inoltre, assieme ad Angelo Inglese, il sarto di Ginosa che ha conquistato il mondo con le sue camicie, entrerà a far parte proprio dell’Osservatorio sul Consumo di Qualità per aiutare la Rete Asel a far emergere le eccellenze imprenditoriali della Puglia. “E’ un onore e un piacere aver ricevuto lo stesso riconoscimento assegnato a un uomo e un imprenditore come Angelo Inglese. Siamo legati da un rapporto di amicizia e di stima reciproche”, ha dichiarato Peppe Zullo. “L’auspicio”, ha aggiunto il cuoco di Villa Jamele, “è che riconoscimenti di questo tipo possano spronarci a fare ancora meglio nella promozione di un modello di sviluppo attento all’ambiente, ai valori della terra e alle vocazioni del territorio”. Il premio “Antichi sapori delle Puglie” è il sesto marchio di qualità riconosciuto al Comune di Orsara di Puglia negli ultimi 7 anni: nel 2007, il “paese dell’Orsa” è stato premiato con l’ingresso nella rete delle Cittaslow; nel 2010 sono arrivati la “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano e il marchio di “Comune amico del turismo itinerante”; nel 2011, la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) ha riconosciuto a Orsara di Puglia la “Bandiera Verde-Agricoltura 2011”, marchio di qualità nazionale che attesta la bontà delle politiche attuate per promuovere “la qualità e la tipicità delle produzioni agroalimentari”; nel 2012 è arrivato l’ingresso nella “Rete italiana di cultura popolare”, e quest’anno il premio “Antichi Sapori”.


NUOVE NORME PER L'ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI


Il 13 dicembre  entra in vigore il Regolamento UE 1169/2011 relativo alle informazioni sugli alimenti da fornire ai consumatori che modifica vari precedenti Regolamenti e Direttive Comunitarie anche in materia di Etichettatura dei Prodotti Agroalimentari.
Il Regolamento Comunitario investe la responsabilità,oltre che delle aziende di trasformazione, anche di ristoranti,gastronomie,gelaterie,pasticcerie,panifici e di ogni attività ove si vendano o si somministrino prodotti alimentari.
La normativa introduce nuove norme in merito alla realizzazione delle etichettature e nuove norme in merito all'obbligo tassativo per tutti di evidenziare in modo chiaro ed inequivocabile(mediante diverso carattere,sfondo o stile differente) la presenza di sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (allergeni).
Nel precisare che l'obbligo di rispetto della norma riguarda sia i prodotti alimentari venduti che i prodotti somministrati nel circuito della Ristorazione(Menù),come anche sia i prodotti preimballati che quelli confezionati,si comunica che presso gli Uffici della Confcommercio provinciale di Foggia e gli Uffici Periferici( Manfredonia,San Severo,San Giovanni Rotondo,Lucera,Cerignola,Vieste) è possibile ottenere chiarimenti sulla esatta applicazione della normativa,ritirare le specifiche tabelle riepilogative degli allergeni,oltre ad un Manuale di Corretta Prassi Operativa per i diversi Settori di Vendita e Somministrazione.


http://www.confcommerciofoggia.it/nuove-norme-letichettatura-la-somministrazioni-prodotti-alimentari/


I Comuni della provincia di Foggia colpiti dal maltempo tra il 1° settembre e il 6 settembre 2014 beneficeranno della sospensione dei versamenti e adempimenti tributari scadenti nel periodo compreso tra il 1° settembre e il 20 dicembre 2014. Lo prevede un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan. La sospensioni interessa tutti i contribuenti, persone fisiche e non . Non si dà luogo al rimborso di quanto già versato. La sospensione non si applica alle ritenute, che devono continuare ad essere operate e versate.
Elenco dei Comuni della Provincia di Foggia interessati dal decreto:
  1. APRICENA;
  2. CAGNANO VARANO;
  3. CARPINO;
  4. LESINA;
  5. ISCHITELLA;
  6. PESCHICI;
  7. RODI GARGANICO;
  8. SAN GIOVANNI ROTONDO;
  9. SAN MARCO IN LAMIS;
  10. SAN SEVERO;
  11. RIGNANO GARGANICO;
  12. VICO DEL GARGANO;
  13. VIESTE.

  14. http://www.confcommerciofoggia.it/sospesi-tributi-versamenti-nei-comuni-alluvionati-della-provincia-foggia/

ETHNOS VIIII GIORNATA NAZIONALE DELLA RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE


LUCERA- continuano e a pieno ritmo nel vero senso della parola le attività di danze popolari...con la associazione ETHNOS Lucera e che in collaborazione con la associazione Masseria Sant'Agapito, SABATO 13 DICEMBRE 2014 , con ritrovo appuntamento alle ore 19,45 davanti la chiesa di San Domenico (vicino la Caserma dei Carabinieri ) ,aderisce e partecipa alla ottava giornata della rete italiana di
Cultura Popolare-Musiche e Danze Popolari Italiane,con flash mob nel pomeriggio e alle ore 21,00 festa '' A '' Ballo presso la associazione Galleria MANFREDI , sita in corso Manfredi nella citta federiciana Locale .

L'ingresso è gratuito , previo pagamento della quota associativa di soli 5 Euro, e durante la manifestazione si suona, si abballa e si mangia .
La serata e nottata, è allietata dai vari ospiti e musicisti quali Roberta Palumbo , Daniele Mazza ,Alessio Bressi , Giovanni Rossomanno e con gli insegnati di Flamenco ,Danza Orientale e danze del Sud Italia Fausta Maiorino ,Francesca Trisciuoglio , Rocco Gesualdi e Pietro Gattulli... e tutti i suonatori e ballatori che vogliono partecipare e si vogliono aggregare ..
Insomma un serata e nottata che permettera di stare tutti insieme, ascoltare della musica di vario genere, ma anche essere protagonisti con la partecipazione e con il ballo tutti insieme e divertirsi .

La cittadinanza è invitata a partecipare                  

     Vincenzo Battista .

UNA RACCOLTA FIRME A SOSTEGNO DEL CANILE DI LUCERA


L' associazione Empatia di Lucera, stà organizzando per domenica 14 e 21 dicembre dopo aver presentato una regolare richiesta di occupazione suolo pubblico al comune di Lucera una petizione e raccolta firme da inviare al Prefetto di Foggia e al sindaco di Lucera per tutelare e aiutare i numerosi cani che sostano nel canile di Lucera e che versano in grandi ristrettezze economiche .
La petizione recita :

Visto che l'associazione svolge un servizio di custodia e alimentazione dei cani randagi per il Comune di Lucera ed essendo un servizio che non può essere interrotto a prescindere di quale sia la causa ( perché si ometterebbe la legge 281/91 che cita lo stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione,condanna gli atti di crudeltà contro di essi , i maltrattamenti ed il loro abbandono , al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente '') ,dato che l'associazione svolge anche un servizio di accalappiamento per conto del Comune di Lucera (gratuitamente ) e la sospensione di questo servizio farebbe nascere un problema di sicurezza e sanità pubblica specialmente nei casi di animali come cani mordaci che devono essere messi sotto custodia sanitaria per escludere malattie infettive e trasmissibili a l'uomo.

Chiediamo al Prefetto di Foggia e al Sindaco di Lucera di valutare e intervenire affinche' il servizio che svolge l'associazione per conto del comune di Lucera rientri nei servizi indispensabili come servizio di '' pronto intervento e di tutela della sicurezza pubblica '' art.1 del D.M. 28 maggio 1993 ''
Cognome nome residenza firma .  
 Empatia Lucera

LE CONFRATERNITE DI LUCERA

sabato 6 dicembre lucera


Che cosa sono le confraternite? Quali sono i loro compiti nella società e nella Chiesa? Quali i loro meriti? Sono un retaggio del passato o un luogo per cercare, attraverso i bisognosi, Dio? L’espressione consapevole di un culto ben preciso o un mezzo per ostentare vanità? Una consuetudine bigotta, un sacerdozio mancato? La familiarità confraternale (simbolica, artificiale, rituale, processionale) può prescindere dalla gestione delle sepolture? Dietro queste cellule fraterne che hanno salvato dall’oblio molte delle nostre tradizioni prevalgono esigenze di esteriorità o di interiorità? Chi sono gli incappucciati che notiamo incedere austeri e impassibili nelle processioni? La loro è una presenza coreografica, un atto di penitenza o una testimonianza di fede?
A questo e ad altri interrogativi offre una risposta il volume dedicato alle congreghe di Lucera dalla locale Arciconfraternita di Santa Maria della Misericordia, una delle undici fratellanze laiche presenti nella Città di Santa Maria, poste sotto la tutela ed il patrocinio del Padre Maestro San Francesco Antonio Fasani, il Santo francescano che dallo scorso 29 novembre è stato proclamato protettore particolare delle confraternite della Diocesi di Lucera-Troia.
Descrivere l’atmosfera che circonda le pie unioni dei laici, ricavarne emozioni e sentimenti, non è cosa facile; soprattutto se ci si prefigge un’analisi storica ampia e non settoriale. Ogni istituzione prodotta dall’uomo, infatti, ci restituisce elementi complessi, per capire l’essenza dei quali occorre viverli “da dentro”, immergendosi in quell’aria misteriosa e severa, delicata e coinvolgente, che ancora li contraddistingue. Eppure le confraternite hanno avuto una scarsa ed episodica attenzione da parte degli studiosi, a dispetto del ruolo centrale da esse svolto nella vita religiosa, economica, culturale dei diversi ceti sociali.
Anche nella città di Lucera queste associazioni, nate per adempiere ai precetti delle sette opere di misericordia, sono i luoghi privilegiati della “socialità religiosa” e hanno avuto un ruolo decisivo nel tessuto sociale, determinandone mentalità e atteggiamenti, devozioni, costumi, espressioni di religiosità e manifestazioni di pietà. Hanno aggregato il laicato, favorito il suo impegno religioso ed economico e promosso l’affermazione e la difesa dei valori della Chiesa cattolica. Sono state altresì centri di “interessi” che hanno contribuito non poco allo sviluppo di sensibilità artistiche e artigianali, affermato una dinamicità economica e sociale di sicuro valore, promosso popolari manifestazioni di fede e di devozione a beneficio di tutte le classi sociali. In un contesto diverso da quello delle loro origini, ma sempre pronto a cogliere i nuovi “segni” della missione cristiana, la loro presenza e la loro attività connota ancora la vita cittadina.
Il volume, dal titolo “Le confraternite di Lucera. Abiti, segni distintivi e insegne sociali”, si compone di tre saggi storici del dott. Massimiliano Monaco, priore del sodalizio cinquecentesco che ha sede presso la chiesa parrocchiale di San Matteo al Carmine (Le confraternite: genesi ed evoluzione storica, Le confraternite di Lucera nella vita della città e L’abito e le insegne sociali) e di un ricco apparato fotografico, con scatti di Raffaele Battista, la cui forza espressiva, sobria, elegante, discreta, scava nell’intimità più profonda dei soggetti ritratti. La ricerca, condotta sugli antichi statuti confraternali, ripropone e descrive anche le caratteristiche e le fogge dei principali simboli sociali, espressione immediata ed evidente di tutto ciò che manifesta il carisma, l’attitudine o la fisionomia devozionale di ogni fratellanza: dall’abito allo stendardo; dalle fasce alle mozzette; dal mantello al cappello o al cappuccio; dalla cintura al cingolo, al medaglione, allo stemma, al bordone.
L’indagine ha il merito di seguire un approccio interdisciplinare condotto con grande attenzione verso le fonti documentarie, in particolar modo quelle archivistiche ed iconografiche, interpretate le une alla luce delle altre, in un percorso che non perde mai di vista il contesto generale di riferimento. Grande merito di questo lavoro è proprio un’ottica di lettura unitaria del fenomeno, che porta l’Autore ad inserire una pagina di storia ancora sconosciuta nella più grande storia meridionale, italiana ed europea. La lettura non parziale e non convenzionale del fenomeno, arricchita e confermata da altri sguardi, altre sensibilità, altre tradizioni di pensiero, permettono all’Autore di cogliere la dimensione profonda delle confraternite, dando voce ad una storia per molti aspetti ancora ignota. Su questa prospettiva, storica e storiografica, con un esame attento e approfondito di ciò che le confraternite realmente costituiscono, Massimiliano Monaco inserisce il fenomeno nella historia major delle comunità, ritenendolo l’espressione più spontanea della nostra storia.
Delle confraternite laicali risultano bene evidenziati i ruoli, le finalità e le molteplici manifestazioni in campo civile e morale, artistico ed educativo, assistenziale e sanitario, così come il ruolo attivo da esse ricoperto nello sviluppo socio-economico della città. Il quadro d’insieme che ne scaturisce ci raffigura questi movimenti come autentici cenacoli culturali, luogo di affermazione e costruzione di identità religiosa, sociale e culturale; di trasmissione e scambio di culture, di educazione alla socialità, al rispetto reciproco e alla democrazia; ambienti di formazione, carità, culto, penitenza, vita cristiana. I confratelli sono attenti e scrupolosi conoscitori della loro società, componenti fondamentali della stessa, all’interno della quale svolgono una serie di attività primarie che né lo Stato né la Chiesa riescono ad assolvere. Essi prestano assistenza sociale ed economica, raccolgono elemosine e lasciti, amministrano i capitali posseduti, investiti, messi a frutto o risparmiati, offrono in prestito denaro o frumento senza o con bassissimo interesse, pagano la dote a ragazze povere da maritare o da monacare, costituiscono i fondi per il suffragio delle anime dei morti poveri, e così facendo aiutano economicamente i meno abbienti, li sottraggono agli usurai, li assistono nei frequenti momenti del bisogno. Con l’andare del tempo molti di questi sodalizi non dilapidano i loro averi, ma decidono di onorare Dio, la Madonna, i Santi protettori, costruendo chiese, cappelle, altari e trasformandosi anche in promotori e custodi di opere d’arte.
Tutte queste caratteristiche ci consentono di comprendere e di riflettere sull’universalità del variegato messaggio confraternale e su tutte quelle manifestazioni collettive che continuano a renderlo protagonista del nostro tempo.
Di tutto questo, e non solo, parleranno a Lucera sabato 6 dicembre 2014 alle ore 18 nell’Auditorium del Centro della Comunità “Giovanni Paolo II” (accanto all’ex ospedale oftalmico di Santa Lucia), il sociologo Giovanni Aquilino, direttore del Distretto Culturale “Dauna Vetus”; l’autore dei testi, Massimiliano Monaco, socio di diversi istituti di ricerca (tra cui il Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia, che annovera tra i suoi principali filoni d’indagine lo studio dei fenomeni confraternali della nostra regione) e il Vescovo della Diocesi di Lucera-Troia, Mons. Domenico Cornacchia, di cui il libro reca la presentazione.
Dedicato ad un confratello recentemente scomparso: il geom. Emanuele De Marco, “testimone di entusiasmo, schiettezza, libertà e umanità”, il convegno del 6 dicembre gode del patrocinio della Diocesi di Lucera-Troia, della Città di Lucera, del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia, del Distretto Culturale “Dauna Vetus” e dell’Associazione diocesana “Terzo Millennio”.
La Cittadinanza è invitata.

UFFICIO STAMPA ASSOCIAZIONE “TERZO MILLENNIO”

tel. 0881.520882