Lucera Città D'Arte

Cattedrale di Santa Maria-Fortezza Svevo Angioina-Anfiteatro Romano-Chiesa San Francesco


Il Consorzio' I.C.A.R. si trova a Lucera, è bene dunque ripercorrere un breve excursus storico di questa florida e potente città, dai tempi degli antichi etruschi, sino al suo tramonto avutosi dopo l'epoca moderna.
Lucera (Luceria) è un comune della provinica di Foggia, di circa 40.000 abitanti.  Ha origini antichissime, fu una dei capisaldi della presenza romana in Puglia e fu chiamata“chiave” o “sentinella delle Puglie” per la sua posizione strategica.
etimologia: Poco note sono le notizie sulla etimologia del suo nome.
  • Alcuni fanno risalire il nome della città a Lucius, mitico re dauno,
  • altri a lux Cereris, per l’esistenza di un tempio dedicato a questa dea nell’antica città,
  • altri la tesi più diffusa a luc (bosco) ed eri (sacro), due radici etrusche.In effetti Lucera era attorniata da folti boschi, sacri agli dei; nel primitivo linguaggio etrusco “bosco sacro” era detto luk eri.
Monumenti: Lucera ospita diversi monumenti, risalenti a svariate età storiche, tra i piu importanti vi sono: 
  • Anfiteatro Romano (in onore di Cesare Augusto)
  • La Fortezza svevo-angioino,di Federico II (è la fortezza piu grande d'Europa), 
  • La Cattedrale di Santa Maria del 1300 (edificata su una pre-esistente moschea per volere di Carlo II d'Angio), 
  • La Chiesa di S. Francesco (oggi Santuario di San Francesco Antonio Fasani) 

    Brevi cenni storici: Lucera divenne successivamente Colonia Romana, fedelissima a Roma, specie al tempo delle guerre sannitiche, e per la sua grande lealtà, fu sempre tenuta in grande considerazione dai Consoli e dal Senato (Lucerinis bonis et fidelibus sociis – Livio:IX, X), ricevendone piena autonomia: diritto di conio, proprie leggi, proprio fisco, propri magistrati. 
    Durante la seconda guerra punica Lucera fu conquistata da Annibale. 
    Durante la guerra civile, Lucera fu quartier generale delle truppe di Pompeo.
    Fu in seguito colonia romana e si sviluppò grazie alla favorevole posizione difensiva.
    Le fu conferita la cittadinanza romana, durante la guerra sociale, in forza della “Lex Iulia de civitate”.

    Tra i Municipi più fiorenti d’Italia al tempo di Cicerone, fu tra le primissime città italiane a sostenere un vero culto al fondatore dell’Impero, a riconoscere in lui, la natura divina,  dedicandogli edifici pubblici, templi ed arene. 
    L’Anfiteatro romano di Lucera é fra i più antichi dell’Italia meridionale. Fu costruito in onore dell’Imperatore Cesare Augusto e della colonia di Lucera.  Si crede che questo sia il primo esempio conosciuto di un anfiteatro eretto in onore dell’Imperatore Augusto.

     Lucera fu quindi tra le più popolose e  floridie colonie, onorate da Augusto. Le stesse dimensioni dell’Anfiteatro sono un indice della prosperità economica e del ragguardevole sviluppo democratico della nobilissima Lucera, che godeva del titolo di capitale dalla Daunia.  
    Durante il dominio dei Longobardi, Lucera venne attaccato da Costante II nel 663 d. C. e  venne distrutta.
     La città si riprese ben presto e sotto il dominio bizantino vive momenti di splendore. 
    Re Federico II di Svevia, infatti, ne fece una delle rocche più forti d’Italia e l’affidò ai Saraceni che resero la città fiorente. 
    In questo periodo Lucera subì un notevole incremento civile e sociale, Federico ordinò la costruzione di nuovi edifici e istituì una fiera generale, prerogativa di poche città del regno. Volle che la città fosse abbellita nella sua struttura e che si creasse un’oasi araba, vi fece costruire sontuosi palazzi di stile moresco, moschee, fondaci e harem. 
    Lucera ebbe un importante istituto di cultura superiore di filosofia, astronomia, matematica e medicina. Si mantenne sempre fedele all’Imperatore fino alla sua morte avvenuta nel Castello di Fiorentino il 13 dicembre 1250. 

    Morto Federico II si venne a rompere quell’equilibrio che egli, pur faticosamente aveva mantenuto, tanto che il potere e il regno passato a re Manfredi, sarebbe sfuggito per sempre dalle mani degli Svevi, 
    Nel frattempo, Carlo I d’Angiò, incoronato re del regno napoletano dal papa, muoveva contro il re Manfredi . La battaglia si svolse nel 1266 a Benevento dove il re svevo, tradito dai suoi fedeli, morì. A Carlo d'Angio successe suo figlio Carlo II d’Angiò. 
    Questo re,  nell’agosto del 1300 sterminò del tutto i Saraceni segnando la fine della civiltà araba a Lucera e in Puglia. 
    Carlo II d'Angio cambiò il nome di Lucera in “Città di Santa Maria” e iniziò la costruzione della Cattedrale sui resti della moschea araba.  

    A Carlo II succedette Roberto d’Angiò che costruì una cerchia di mura a difesa della città (Le Mura), resistita fino a qualche secolo fa e di cui resta ancora oggi qualche rudere.
    Sotto gli Spagnoli anche se nel generale decadimento delle condizioni civili ed economiche, Lucera ha un certo fermento di benessere. 
    Capoluogo di una grande provincia, sede della Regia Udienza, supremo tribunale civile e penale, con vasta giurisdizione sulla Puglia e sul Molise, centro di commerci e di agricoltura abbastanza florido, vede in tutto il 1500 accrescere la propria popolazione. 

    Nel 1806 Lucera si vede privata delle sue prerogative, quali l’essere capoluogo della Capitanata e del Contado del Molise, che passò a Foggia, e l’essere sede della Regia Udienza Provinciale
    Nel 1808 viene istituito il Tribunale di prima istanza attorno al quale si raccoglievano le migliori energie culturali e civili. Altra importantissima istituzione fu il Real Collegio che per alcuni anni fu anche sede di cattedre universitarie di diritto, medicina e chirurgia e agraria.