27 ott 2012

INCONTRO A BOVINO,PER SOSTENERE LE PMI DI CAPITANATA


Si è tenuto ieri pomeriggio, 26.10.2012,  presso la sede del Gal Meridaunia nel Palazzo Ducale di BOVINO  l'incontro  informativo di circa 3 ore tra i Presidenti Alberto Casoria e  Danele Borrelli  che hanno ricevuto i rappresentanti dell 'AGENZIA SUD nata per lo sviluppo ed il sostegno della piccola e media impresa nel meridione.  
La Presidente dell'Agenzia Sud nella qualità della Dott.ssa Antonietta D' Andola di Lucera, accompaganta dal Vice Presidente e dal Segretario Ruggiero Eugenio  hanno esposto i problemi e le difficoltà dell' imprenditoria della Capitanata riguardanti la piccola e media impresa che ultimamente non naviga in buone acque a causa della difficile congiuntura economica
I rispettivi presidenti hanno trovato molti punti di convergenza per una proficua futura collaborazione e aiuto reciproco atta a sostenere lo sviluppo delle economie del meridione d'Italia che funge ancora da Cenerentola nell'ambito delle problematiche dell'economia italiana e del sud europa.
Articolo di Carlo Ruggiero.

26 ott 2012

LA BOTTEGA DEI MESTIERI, TIROCINI PER GIOVANI E AZIENDE



Sono aperte le iscrizioni ai tirocini in 15 regioni dal programma Botteghe di Mestiere.
I giovani inoccupati tra i 18 e i 29 anni interessati a costruirsi una carriera nel settore artigianale possono candidarsi a svolgere un apprendistato presso una "Bottega dei Mestieri".
L’iniziativa è stata lanciata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mira a valorizzare il lavoro artigianale e favorire l’inserimento lavorativo di giovani under 30 attraverso la promozione del contratto di apprendistato.
Il progetto Botteghe di Mestiere, prevede di creare una «bottega» rappresentata da un’impresa o da un aggregato di imprese che operano in comparti produttivi della tradizione italiana in ciascuna provincia d’Italia.
Questi i comparti produttivi:

• tessile/abbigliamento/calzaturiero;
• ristorazione;
• pasticceria;
• panificazione;
• benessere;
• costruzioni.
idraulici, elettricisti, pittori, stuccatori,laccatori,decoratori,installatori di infissi e serramenta, carpentieri e falegnami,muratori in pietra,mattoni e refrattari

A ciascun tirocinante verrà riconosciuta una borsa mensile di 500 euro mensili e a ciascuna azienda ospitante un contributo di 250 euro mensili.
 Il tirocinio dura sei mesi. 

I tirocini in Puglia sono:

San Marco in Lamis(Fg) Gravina Costruzioni
San Marco in Lamis (Fg) Domus Costruzioni
San Marco in Lamis(Fg) Vincitorio Costruzioni s.n.c
San Mrco in Lamis(Fg) Genitle Costruzioni
Rignano Garganico(Fg) M.L.Costruzioni
Rignano Garganico(Fg) Ianno Michele
San Giovanni Rotondo(Fg) Melchionda Costruzioni
- Bari – La Bottega gli impiantisti innovativi (Costruzioni e impiantistica)
- Barletta/Andria/Trani – Bottega Arte Tessile  (Moda)
- Foggia La Bottega edile di Capitanata  (Costruzioni)

     N.B. Per le Imprese con sede in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e che, al termine del percorso di tirocinio decidono di assumere il tirocinante:
5.000,00 € per ogni assunzione a tempo indeterminato pieno;3
3.750,00 € per ogni assunzione a tempo indeterminato parziale (30 h/settimanali)3
3.000,00 € per ogni assunzione a tempo indeterminato parziale (24 h/settimanali)
3.500,00 € per ogni assunzione con contratto di apprendistato.



I requisiti per gli aspiranti tirocinanti sono età tra 18 e 29 anni, stato di disoccupazione o inoccupazione.
I tirocinanti possono presentare le loro candidature all’indirizzo www.italialavoro.it/amva scegliendo la «bottega» presso la quale fare l’apprendistato.
iscrizioni entro il 5 novembre info tirociniamva@italialavoro.it

25 ott 2012

VITELLIO,DA LUCERA AL DOMINIO DEL MONDO

Lucera non ebbe solo uomini illustri tra i suoi antenati, ma anche qualcuno che, come spesso accade, non brillò per senso morale e nobili cause, ma fu allettato da quell'orgia del potere che si scatenò al  tempo dei Cesari e arrivò a diventare, sia pur per breve tempo, imperatore dei Romani! Chi fu costui, ucciso nel 69 d.C.trucidato dalla plebaglia e dai soldati di Vespasiano nella casa materna sull'Aventino a Roma, dove andò a nascondersi? Fu console con Lucio Vipstano Publicola nel 48 d.C., membro degli Arvali nel 57, "quindicemvir sacris faciundis " e infine "Imperatore dei Romani " .    
 C.Tacito esprime un sintetico giudizio su quel periodo : "L'attività di dominio, antica e anzi, innata negli uomini ,crebbe col crescere dell'Impero e …alla fine dilagò …. quando il mondo intero fu sottomesso e cessò ogni insidia esterna cominciarono le contese tra patrizi e plebei , poi per colpa di Tribuni faziosi sia di Consoli prepotenti ,  ecco nascere nel Foro le premesse delle guerre civili.   Successivamente G.Mario e il più intransigente dei nobili Lucio Silla , sconfissero con le armi la libertà e la trasformarono in dispotismo .  Dopo di Loro Gn.Pompeo agì con maggior discrezione ,ma non in modo migliore . E da allora l'unica posta in gioco delle guerre fu il sommo potere."(Tacito, Storie).
 Quando Galba , ormai vecchio, riuscì a raggiungere il potere soffocando nel sangue gli avversari , i messi inviati per tutto l' Impero alle legioni romane dislocate per il giuramento di fedeltà al nuovo prìncipe ,non trovarono tutti concordi . Al suo fianco c'era già Otone che meditava di eliminarlo appoggiandosi ai pretoriani . Le legioni dislocate lungo il Reno in Germania invece di giurare fedeltà a Galba ,fecero a pezzi le sue statue e giurarono fedeltà al"Senato e al Popolo Romano", parole ormai prive di significato, riferisce Tacito .Quando giunse la notizia dell'insurrezione a Vitellio che aveva il suo quartier generale a Colonia Agrippina(oggi Colonia ), egli  giudicò assurdo quel giuramento e decise di cogliere al volo quell'occasione dando una Capo a quella rivolta .Pochi giorni dopo con i legati Fabio Valente e Cecina , tutto l'esercito della Germania elesse loro imperatore il nostro Vitellio .Decisero subito di calare su Roma seguendo due strade diverse con due eserciti ;un uragano o un alluvione di grandi proporzioni avrebbe fatto meno danni del passaggio di questi due eserciti .Ovunque saccheggiavano ,rubavano stupravano, e a poco servivano i richiami dei comandi a una maggiore moderazione verso le città alleate .A Mediomatrice (Tull) furono accolti dalla popolazione con molta cordialità, nonostante tutto furono trucidati non meno di quattromila uomini , dicono gli storici ,da quella turba incontrollabile desiderosa solo di sangue e di bottino .I legionari vedevano di malocchio che le città si consegnassero  pacificamente nelle loro mani ;significava rinunciare alla predazione e consegnarla nelle mani dei Consoli non meno rapaci di loro.Attraversate le Alpi i più stabili Municipì della transpadania :Mediolano,Novara,Eporedia e Vercelli nelle regioni più ricche d'Italia fin da quei tempi,si consegnarono subito nelle mani di Vitellio.A Roma Otone aveva ormai sostituito Galba e sterminato tutti i seguaci di quel partito e si apprestava ad affrontare Vitellio .Gli inviò contro due eserciti al comando di due consoli : Paolino e Celso che si incontrarono con i Vitelliani vicino Piacenza .Cecina cerca di comprare i comandanti avversari con lusinghe e promesse ;questi gli resistono e cercano di comprare lui …Svanito ogni tentativo pacifico e commerciale , la parola passò alle armi .Varie e alterne furono le fasi della lotta , con massacri inconsueti da ambo le parti . Ma lo scontro più duro e decisivo avvenne nei pressi di Cremona .Cecina meditò di nascondere la cavalleria nella boscaglia e attirare Paolino in un tranello ,Paolino ne venne a conoscenza ma nonostante prese le contromisure , per la lentezza dei suoi spostamenti , si vide accerchiato da tutte le parti . La strage fu enorme perché non si fecero prigionieri nè si pensò al riscatto : mucchi di cadaveri e cavalli ostruivano tutte le strade .Quando Vitellio dopo alcuni giorni fu condotto sul campo di battaglia , egli camminava su un manto di cadaveri straziati e insepolti .Incurante di tutto quello scempio , si rallegrava mentre gli descrivevano le varie fasi della battaglia .Dopo questo a Vitellio si aprirono le porte di Roma perché ormai tutti avevano capito da che parte stare e con chi bisognava schierarsi per ottenere favori e cariche politiche . I Pretoriani e le Coorti Urbane fecero a gara a chi avessero eliminato per prima Otone , la plebe poi stava sempre dalla parte dell'ultimo vincitore pronta ,dalla sera alla mattina ,a cambiare partito .Ma la gloria di Vitellio fu breve ed effimera ;Vespasiano saliva dal sud dell'Impero con le legioni a lui fedeli dopo aver soppresso la rivolta giudaica .Vitellio fu descritto come uomo torvo e avido , crudele come i suoi predecessori. Faceva subito uccidere i messi che gli portavano cattive notizie su Vespasiano per evitare che si spargessero in giro .E per non pensare alla sua sconfitta ormai prossima ,beveva e passava il tempo tra orge e baccanali . Tacito disse di lui :"Lucio Vitellio fu suo padre e Lucera fu sua patria .Stava per compiere 57 anni ;aveva ottenuto Cosolato e Sacerdozio ,fama e posizioni fra le più eminenti , ma non per meriti personali ma grazie al credito che riscuoteva il nome paterno. " (Tacito , Storie).
articolo di Carlo Ruggiero

22 ott 2012

CON PEPPE ZULLO, LA DAUNIA A EXPO 2015



ORSARA DI PUGLIA – Il diciassettesimo Appuntamento con la Daunia si è appena concluso, fra i sorrisi degli amici, strette di mano sincere, piccole e grandi promesse, valigie di cartone con pomodorini e pane perché ognuno portasse con sè il ricordo di due giorni speciali. Venticinque anni fa Peppe Zullo rientra in Italia dopo una lunga esperienza estera e comprende che la magia della cucina italiana non si cerca e non si trova nelle tecniche di lavorazione nè può essere il semplice risultato del tempo e di stratificazioni culturali. Peppe Zullo ha compreso una cosa molto semplice: il valore della cucina italiana è indiscutibile e assiomatico e trova il suo senso più profondo nella materia, nell'orto, e proprio da lì ha voluto ricominciare, con l'apertura del primo Ristorante nell'orto. “Sono stati due giorni pieni di grandi soddisfazioni per tutti noi”, ha detto Peppe Zullo al termine della 48 ore di domenica 14 e lunedì 15 ottobre. “Abbiamo visto arrivare i nostri illustri ospiti, abbiamo vissuto il loro stupore e spesso abbiamo incrociato quello sguardo inconfondibile di quando per un attimo si torna bambini”.

Certamente il Don Chisciotte della Daunia questa volta era in ottima compagnia, attorno ad un tavolo risplendevano le armature di sei preziosi cavalieri, il creativo Felice Limosani, il docente di economia e organizzazione aziendale Marco Eugenio di Giandomenico, Stefania Moroni del celebre ristorante “Aimo e Nadia”, il gourmet Federico Menetto e il cantautore Francesco Baccini, condotti con abilità e sagacia dal giornalista Giacinto Pinto.
Avrebbe potuto essere un qualunque evento enogastronomico, si sarebbe potuto parlare di sostenibilità, di cibo e di politica come si fa ovunque e instancabilmente allo stesso modo, con i soliti codici linguistici e le espressioni di sempre, invece nessuna parola è stata scontata e perfino i buoni intenti si sono immediatamente concretizzati in lavoro, con il progetto “Daunia a Expò 2015” che ha raccolto idee e abilità dei presenti grazie alla proposta estemporanea e inattesa  del professor Marco Eugenio Di Giandomenico. “Coraggio, pensieri semplici e desideri cristallini, curiosità, ecco gli ingredienti portati dai nostri ospiti per questa proiezione futura, abbiamo capito subito che non si trattava dei soliti discorsi mille volte proposti da esperti di marketing e comunicazione, abbiamo immediatamente capito che si parlava un'altra lingua, ed eravamo in un altro tempo, i loro occhi ci guardavano da lontano, ci guardavano dal futuro”.

Il video: http://www.dailymotion.com/video/xuh1n6_orsara-di-puglia-peppe-zullo-proiezione-futuro_news
Info: 0881.964763 – 0881.968234
Piano Paradiso, Orsara di Puglia (Fg)
Web: www.peppezullo.it - info@peppezullo.it

19 ott 2012

SALVIAMO L'INDUSTRIA AGRO-ALIMENTARE DEL SUD

PERCHE’ NON ESISTE  L’INDUSTRIA AGRO-ALIMENTARE DA NOI ?
PERCHE’ E’ SCOMPARSA QUESTA FONTE DI RICCHEZZA DEL SUD ?

La terra di conquista che è sempre stata il Sud Italia, dominata da mafie e signorotti locali ,soffre di una dipendenza economica asfissiante che non può essere più tollerata  se non si vuole ritornare di nuovo all’ emigrazione forzata. Bisogna SUBITO  imporre  ai supermercati e alle grandi catene alimentari  francesi tedesche  ed  emiliane – lombardo-venete che operano da noi  con le loro reti di distribuzione, delle  condizioni ben precise .  Per  avere  il rinnovo delle loro licenze , debbono impegnarsi subito a  vendere nei loro scaffali  il 70%  dei prodotti  locali e non che  facciano chiudere migliaia e migliaia di micro aziende locali dell’ agro alimentare  come è avvenuto. Queste con un impegno scritto si impegnano  a valorizzare  e far rinascere l ‘economia locale all’ atto della concessione della licenza . E’ un punto vitale su cui battersi. Senza questa condizione non potranno più  aprire nessun supermercato e avere nessuna licenza di vendita. Qui si tratta di vita o di morte  per noi . Basta con questa sudditanza prima militare e adesso economica del sud ! Una commissione camerale ( Union  Camere )  dovrebbe vigilare su questo, altrimenti si dovrebbe mettere sotto osservazione  tutti i presidenti delle Union Camere Provinciali messi li dai vari signorotti politici per controllare l’economia a  imporre nuovi balzelli dello stato centrale, oppure messi li solo per far rispettare i dettami della CEE  ad usum e consumo di tedeschi e francesi .

Nei supermercati del sud si vendono mozzarelle e ricotta provenienti dalla Germania ,sughi di frutta,yogurt   la nostra frutta rivenduta a noi stessi! Il pane e i grissini francesi, i formaggi emiliani , i vini veneti………. 
Tutti i giorni partono dai  nostri mulini e semolifici  decine di tir per la Barilla , per la Buitoni.  
Il nostro grano, il nostro vino ritorna  a noi sotto un marchio diverso, quello toscano o emiliano.  Le mele trentine hanno invaso la Sicilia , ma spesso sono le nostre mele, perché loro non hanno tante mele da invadere il mondo!!
Non parliamo poi dell’ industria turistica dove le grosse compagnie multinazionali la fanno da padrone….. . Adesso in emilia lavorano anche i pomodori ed esportano pure la pizza!!!!    

Le campagne del sud sono improduttive, lavorano tutti emigrati, perché ? Non è per caso perché  i prodotti locali non trovano spazio nelle catene di distribuzione che sono tutte del nord ,ma anche estere ? 
Come può svilupparsi l ‘agro -alimentare se quello che produciamo resta invenduto o lo dobbiamo regalare  a chi  ha le catene di distribuzione e lo sa impacchettare  per farlo arrivare in ogni  angolo del pianeta ? 

Per avere una coscienza su queste cose e formare una cultura, abbiamo deciso di mettere su una pubblicazione  (poloalimentaresud@gmail.com) che servirà alle aziende locali a prendere coscienza delle loro possibilità e dei loro problemi .
Articolo di Carlo Eugenio Ruggiero.
POLOALIMENTARESUD

7°EDIZIONE CONCORSO LETTERARIO "PREMIO LUPO"


ALBERONA – Si terrà nella Sala Auditorium della Terrazza Panoramica di Alberona, domenica 21 ottobre alle ore 20, la cerimonia finale della 7°edizione del “Premio Lupo”, concorso letterario dedicato ai Monti Dauni e sostenuto da Regione Puglia, Provincia di Foggia e dalle Amministrazioni comunali di Alberona, Bovino, Castelluccio Valmaggiore, Celle San Vito, Faeto e Roseto Valfortore.
 La cerimonia sarà preceduta, alle ore 18, dalla presentazione dell’opera letteraria “Dentro”, di Sandro Bonvissuto. Complessivamente, in queste prime sette edizioni, le giurie del “Premio Lupo” hanno valutato quasi 1000 racconti, un totale di circa 6 milioni di parole per raccontare i Monti Dauni, l’unicità e la magia di questo lembo di terra verde posto nel cuore della provincia foggiana. Il concorso ha registrato un successo crescente: al suo esordio, nel 2006, furono 37 i partecipanti, l’anno dopo 43 e quello successivo 60, nel 2009 (83) e nel 2010 (104) il premio non ha smesso di crescere, fino a registrare le partecipazioni record del 2011 e del 2012, quando il concorso è stato ampliato con nuove sezioni, tra cui quelle dedicate agli status di Facebook e alle opere letterarie realizzate nelle carceri.

 Il concorso ideato sette anni fa ha un duplice obiettivo: valorizzare il patrimonio di storia e cultura
 rappresentato dai comuni dei Monti Dauni; dare un’opportunità al talento. Le storie del “Lupo”, i suoi racconti, hanno il pregio di navigare con le parole tra i colori e le onde emotive suscitate dal paesaggio umano e ambientale dei Monti Dauni. Il premio richiama la figura del lupo per i significati che essa rappresenta: l’immagine austera di un’animale che oggi recupera gli spazi da cui era stato scacciato. Allo stesso modo, le comunità dei Monti Dauni intendono riappropriarsi della propria storia. Il progetto prende vita dall'esigenza di una popolazione che avverte la necessità di un riscatto morale, culturale e sociale.

 I Monti Dauni sono un’area che conta 30 comuni (con Lucera), 140mila abitanti, oltre 500 tra chiese, siti d’interesse comunitario e musei etnografici, 8 paesi certificati con marchi di qualità turistico- ambientali. Insieme, i borghi dei Monti Dauni forniscono i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili prodotta dall’intera Puglia. Un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dell’Appennino Dauno. I fiumi, i laghi, le riserve faunistiche dell’area rappresentano un unicum ambientale, un vero e proprio giacimento di biodiversità. E’ qui che si trova il paese meno popoloso della Puglia, Celle di San Vito, che conta 186 abitanti. Ed è sempre qui la vetta più alta della regione, il Monte Cornacchia. In questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose: il lupo, il cinghiale, la volpe, il falco popolano aree boschive ricche di sorgenti, funghi, tartufi, erbe spontanee e officinali, un immenso patrimonio di ambiente e cultura.

Info: premiolupo.com

18 ott 2012

1° Novembre la Notte dei Fucacoste ad Orsara di Puglia


 ORSARA DI PUGLIA (Fg). Sono già cominciati, a Orsara di Puglia, i preparativi per l’organizzazione dei “Fucacoste e cocce priatorje”, ’antichissima ricorrenza che si celebra il 1° novembre
Fuochi in ogni angolo del paese illuminato dalle fiamme e dal bagliore delle zucche lanterna
Niente a che vedere con il “dolcetto o scherzetto”, i significati sono profondamente diversi.
La notte dei falò e delle teste del purgatorio si celebrerà giovedì 1 novembre. In paese, come accade da ormai molti anni, è atteso l’arrivo di migliaia di persone da tutta Italia per partecipare a uno degli eventi religiosi e popolari più antichi e suggestivi del Mezzogiorno. La notte del primo giorno di novembre è quella che gli orsaresi, da tempo immemore, dedicano con particolare devozione alla ricorrenza di Ognissanti e al culto dei morti. Da lontano, nel momento in cui cominciano a scintillare i falò preparati in ogni angolo del borgo, Orsara sembra prendere fuoco, illuminata dalle fiamme che riscaldano l’atmosfera donandole incanto e magia. Il fuoco, la condivisione del cibo, gli spettacoli folk e le performance degli artisti di strada sono solo alcuni degli elementi che fanno di questo evento uno dei più attesi dell’anno.

L’evento, come sempre, comincerà dal mattino con l’attivazione dell’Infopoint a disposizione dei visitatori e le visite guidate. Per goderne appieno il significato e le mille suggestioni, viverne l'attesa, il fermento e la preparazione, l'ideale è arrivare in paese molto prima dell’accensione dei falò: questo permette anche di agevolare il compito dei volontari e delle forze dell’ordine impegnate a dare indicazioni e a regolare il flusso e la sistemazione delle automobili nelle aree di parcheggio.  Qui, nel cuore verde della provincia di Foggia, la notte a cavallo tra il giorno di Ognissanti e quello dedicato al culto dei morti si accende alla luce dei falò e al bagliore dei lumi posizionati all’interno delle zucche antropomorfe.

Non si tratta di Halloween (che peraltro si festeggia il 31 ottobre), ma di un evento che mette in evidenza l’illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione caratterizzato dal legame rispettoso e autentico tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria.
La notte dei Fucacoste è quella che va dalla sera del 1°novembre all’alba del giorno seguente. Molti si confondono, immaginando si tratti di Halloween, niente di più sbagliato. Sono diverse le date e differenti significati: a Orsara non si celebrano né il rito consumistico del “dolcetto o scherzetto” né la notte delle tenebre, ma un evento caratterizzato dalla luce e dalla condivisione di un sentimento di rispetto e devozione per i defunti. Nei giorni che precedono la ricorrenza, Orsara di Puglia vibra al ritmo di una crescente frenesia. L’attesa e la preparazione all’evento sono vissute in ogni casa da tutti i componenti delle famiglie.
 La preparazione delle “cocce priatorije” è solo una delle incombenze da assolvere: affinché tutto sia perfetto, come vuole la tradizione, occorre accatastare per tempo il legname necessario a preparare il falò.

E poi non bisogna dimenticare vino, carne, pane, patate e dolci tipici, cioè tutte le pietanze e gli ingredienti che saranno consumati nella notte del 1° novembre, quando in ogni stradina del borgo si terrà un banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno.

10 ott 2012

IL FUTURO DELLA 'SEDIA DEL DIAVOLO' DI PIETRAMONTECORVINO



Giornata di studi sull’importante sito archeologico di Montecorvino e la sua torre
Tavola rotonda con Giuliano Volpe, Italo Montuoni, Luigi La Rocca e Saverio Russo

PIETRAMONTECORVINO (Fg) – Lo stato attuale e il futuro della ‘Sedia del diavolo’, la torre che domina il sito archeologico di Montecorvino, saranno al centro di un importante giornata di studi che si terrà nel Palazzo Ducale di Pietramontecorvino, il 14 ottobre, alle ore 18.
Interverranno, tra gli altri, Maria Luisa Marchi, del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università di Foggia; Italo Montuoni, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia; Pasquale Favia e Roberta Giuliani, che hanno coordinato le ultime campagne di scavi nell’area archeologica e Mauro Rubini della Soprintendenza Archeologica del Lazio.
Alla tavola rotonda sulle prospettive e la valorizzazione del sito di Montecorvino, inoltre, prenderanno parte: Luigi La Rocca, Soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia; Giuliano Volpe, Magnifico Rettore dell’Università di Foggia; Saverio Russo, Direttore del Dipartimento Studi Umanistici dell’ateneo foggiano e Marialuisa D’Ippolito del FAI Foggia. Sull’area di Montecorvino, dove sorgono l’antica torre e i resti della cattedrale che fu dimora di Sant’Alberto, solo recentemente è stato posto il vincolo archeologico.

Già la sesta campagna di scavi, svolta lo scorso anno sotto l’egida del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Foggia, ha portato alla luce una seconda torretta castrense con cisterna, una piccola chiesa signorile, delle torri che fiancheggiavano l’ingresso dell’antica cattedrale, nuovi ambienti episcopali e diverse sepolture e fosse granarie. Le campagne svolte finora stanno ricostruendo, accanto agli imponenti resti della torre castrale (la cosiddetta “sedia del diavolo”), l’intera planimetria della cattedrale e del castello che dominava un insediamento di età bizantina (inizi XI secolo) con funzione di castrum e di importante sede vescovile. Sono numerosissimi i reperti mobili ritrovati: dai blocchi decorati della cattedrale a intonaci dipinti, maioliche, vetri decorati, anelli, monete bronzee, punte di frecce, attrezzi da lavoro. Nel sito archeologico di Montecorvino sono riemerse le tracce evidenti di una lunga cinta muraria a difesa dell’antico insediamento medievale.
 L’area, posta su un rilievo ubicato al centro del triangolo descritto dagli skyline di tre paesi (Pietramontecorvino, Volturino e Motta Montecorvino), è caratterizzata dalla maestosa presenza della cosiddetta ‘Sedia del diavolo’, la torre alta 24 metri che poggia su una base quadrangolare di 120 metri quadrati. La costruzione, dopo diversi crolli subiti negli ultimi decenni, si presenta divisa e aperta in senso longitudinale. Tutti gli ultimi ritrovamenti indicano che la Torre è solo uno degli elementi di un vero e proprio castello. Il ritrovamento di alcuni pregevoli manufatti di ceramica invetriata, per la particolare fattura di raffigurazioni e colori, è la prova della ricchezza e della vitalità del castrum di  Montecorvino.


LA GIORNATA 'ARANCIONE' DI ALBERONA (FG)



Alberona nell’Italia dei 100 borghi accoglienti
Domenica 14 Ottobre 2012, la “Giornata Arancione 2012” sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

ALBERONA – C’è anche Alberona nell’itinerario delineato dal Touring Club Italiano per la “Giornata Arancione 2012”, con un’intera domenica, quella del 14 ottobre, in cui il borgo alberonese e altri 100 paesi della Penisola rappresenteranno le eccellenze dell’entroterra italiano. Ai turisti che giungeranno ad Alberona in questa occasione, sarà offerto un programma con diversi eventi:

  • domenica mattina, dalle ore 10 alle ore 12, visite guidate al centro storico e al Centro multimediale dedicato all’Ecologia del Cinghiale; 
  • dopo pranzo, a partire dalle ore 17, si terrà la prima edizione di “Il paese nella tradizione”, con una sfilata di carri, figuranti e animali per rappresentare le radici culturali alberonesi e una suggestiva ‘carrellata’ di antichi mestieri.
  •  Alle ore 19.30, in Piazza Civetta sarà di scena lo spettacolo “Note, sapori e versi”.
 La “Giornata Arancione 2012” è organizzata dal Touring Club Italiano, in collaborazione con i paesi che si fregiano del riconoscimento della “Bandiera Arancione”. Si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio dei ministeri del Turismo, dei Beni e delle Attività Culturali.
Ad Alberona, paese di poco più di mille abitanti situato a circa 30 chilometri da Foggia, il Touring Club Italiano ha assegnato la Bandiera Arancione nel 2002, confermando il riconoscimento dopo ogni verifica biennale.

Alberona appare come ‘aggrappata’ al Monte Stilo, a 732 metri sul livello del mare e si annuncia alla vista come un presepe. Il primo monumento che s’incontra salendo verso il paese è la Fontana Muta. Dal 1824, quest’oasi di ristoro “parla” attraverso l’eterno scrosciare dell’acqua. Pochi passi ancora e in alto, sulla sinistra, s’intravede il monumento al Tenente Andrea Nazzaro, eroe della Resistenza al terrore nazifascista. Giungendo alla Terrazza Panoramica la vista domina tutto il Tavoliere.
Quando il cielo è generoso, da questo punto si possono vedere il Castello Svevo Angioino di Lucera, i contorni delle città e perfino le Isole Tremiti. Il cuore del borgo è a pochi metri, in Piazza Civetta. 
La Chiesa di San Rocco svetta sull’agorà con la facciata gotica e la cuspide conica del suo campanile. All’interno del tempio, posto in alto sopra l’altare, gli occhi vanno sulla statua della Madonna Incoronata. La Vergine, accompagnata da due angioletti, è seduta su un trono d’albero e sembra avere ali fatte di foglie.
Al monumento ai Caduti, si apre lo scrigno dell’Antiquarium, un museo che raccoglie le antiche testimonianze della storia alberonese. Nei pressi dell’Antiquarium c’è la Chiesa Madre o Priorale, un tempo dimora dei Cavalieri di Malta che vi hanno fatto imprimere il proprio stemma. La Chiesa Madre fu fatta edificare dai Templari che la dedicarono alla Natività di Maria Santissima. Bisogna avere la curiosità di perdersi nei suoi meandri per scoprirne i vicoli, ammirare l’Arco dei Mille, oltrepassare l’Arco Calabrese, abbeverarsi alla gelida e purissima fonte dei Pisciarelli e della Fontanella. E ovunque, tra strade strette o piazze ariose, gli occhi sono raggiunti da spiragli di luce, squarci di verde, paesaggi architettonici che diventano un tutt’uno con la natura circostante, con farfalle, uccelli, volpi e ricci.
 Alberona è un luogo dove parla anche il silenzio, sussurrando storie umili di contadini, bisbigliando di segreti e rivolte contro lo “jus primae noctis”, volatilizzando foglie che portano profumi di rara autenticità.

Info: www.bandierearancioni.it
Tel. 0881-592022 Settore Tecnico Tel. 0881-592814 - 592152 Fax 0881-592151
www.comune.alberona.fg.it - www.alberona.blogspot.com